Anche la Provincia di Reggio Emilia contribuirà a ripianare i 34.811 euro di perdite accusate dalla società Aeroporto Srl tra il 26 ottobre 2009 e il 31 dicembre 2009: Avio Gestioni si farà carico del 50% delle perdite, pari 17.405,50 euro, mentre l’altra metà sarà suddivisa tra i tre soci pubblici sulla base delle rispettive partecipazioni azionarie.

Lo ha deciso, nel corso della seduta di ieri pomeriggio, la Giunta della Provincia di Reggio Emilia. Per Palazzo Allende, titolare di una quota del 15,77% del capitale di Aeroporto Srl (contro il 39,98 del Comune di Reggio Emilia e il 29,67% della Camera di commercio), si tratta di un impegno pari a circa 3.250 euro.

“I soci pubblici non intendono dunque tirarsi indietro circa il futuro dello scalo aeroportuale e faremo di tutto perché possa svolgersi regolarmente il concerto di Luciano Ligabue”, afferma la presidente della Provincia, Sonia Masini, augurandosi che “non vengano usati pretesti per vanificare un evento che fa onore a Reggio Emilia, grazie all’impegno di tanti, a partire dello stesso Ligabue”.

“Bisogna abbassare i toni e ragionare con una logica industriale, non per interessi politici, né ha senso accanirsi contro feste, concerti o con il vicino parco”, continua la presidente Masini, definendo “sospetto” l’interessamento della Lega Nord.

In vista dell’assemblea in programma a fine mese – “la Provincia valuterà una strategia congiunta insieme a Camera di commercio e Comune di Reggio Emilia, che ha un ruolo certamente di guida ospitando lo scalo sul proprio territorio e detenendo la partecipazione azionaria più consistente”. In ogni caso, per Palazzo Allende, “che in passato aveva già ridotto la propria partecipazione in Aeroporto Srl, Reggio deve innanzitutto concentrarsi sulla funzionalità della Fermata Mediopadana, che per la velocità dei collegamenti potrà assicurare quello che l’aeroporto non è mai stato in grado di garantire”

“Siamo certamente disponibili a discutere dello sviluppo dell’aeroporto – conclude la presidente Sonia Masini – ma i privati devono assumersi responsabilità precise e il ruolo dei soci pubblici non può essere quello di ripianare le perdite in eterno senza che si faccia buon uso dello scalo. E buon uso significa garantire l’utilizzo delle strutture esistenti, ma anche assicurarne la convivenza con attività ludiche importanti per i cittadini. In quest’ottica valuteremo attentamente le proposte dei nuovi soci privati, ancora vaghe specie sul significato di logistica, chiedendo impegni precisi e garanzie fideiussorie”.