E’ arrivata al 60,5% in settembre la quota del diesel sulle vendite di autovetture. Il crescente orientamento verso il gasolio è in atto da tempo e comincia ad avere un’incidenza notevole anche sulla composizione dell’intero parco circolante, tanto che ormai un’auto su cinque è diesel.

Se si considerano gli ultimi dodici anni il parco circolante di autovetture nel nostro Paese è costantemente aumentato, ma la sua composizione è cambiata. Nel 1992, le vetture diesel costituivano l’11,7% del circolante, mentre nel 2003 la quota corrispondente è salita al 21,7%. La crescita, sorretta da una domanda sempre più sostenuta, è stata infatti notevole ed in Italia le vetture alimentate a gasolio sono passate dalle 3.439.398 unità del 1992 alle 7.433.143 del 2003.



Questi dati derivano da uno studio dell’Osservatorio Autopromotec, che è la struttura di ricerca della più importante rassegna espositiva internazionale di attrezzature e prodotti per l’autoriparazione, la cui prossima 21° edizione si terrà nel quartiere fieristico di Bologna dal 18 al 22 maggio 2005.



Dallo studio emergono altri dati di particolare interesse. L’uso crescente del gasolio ha determinato una considerevole diminuzione dei consumi di benzina, ma questo calo non è stato compensato da un aumento della stessa entità dei consumi di gasolio in quanto la resa unitaria del gasolio in termini di chilometri percorsi è superiore del 30-35% a quella della benzina. Il risparmio di risorse energetiche è dunque notevole e positivo è anche l’effetto sull’ambiente, in quanto il tasso di inquinamento – a parità di altre condizioni – cala anche contenendo i consumi.



La motivazione principale dell’attuale tendenza a favore del diesel è però essenzialmente tecnica. I diesel di ultima generazione consentono prestazioni assolutamente comparabili a quelle ottenibili con motori a benzina e in determinate condizioni di impiego anche superiori. Alla validità tecnica si somma poi la convenienza economica. A parità di consumo, il gasolio consente, come si è detto, percorrenze più elevate e per giunta in Italia costa meno della benzina.



L’innovazione tecnologica dell’automobile implica necessariamente per gli operatori del settore dell’autoriparazione che vogliono competere con successo la necessità di dotarsi di attrezzature sofisticate, di frequentare corsi di formazione e di monitorare con attenzione tutte le soluzioni proposte dal mercato. Per questi motivi particolare interesse desta nel mondo dell’assistenza Autopromotec 2005 dove gli operatori provenienti da tutto il mondo potranno prendere diretto contatto con i prodotti e le soluzioni più aggiornate per affermarsi in un mercato sempre più competitivo, come è quello della manutenzione e delle riparazioni degli autoveicoli.