Il primo weekend di maggio, alcuni esponenti del PdL novellarese hanno visitato le Valli di Novellara. Nell’ultimo Consiglio, infatti, il nostro Gruppo aveva interrogato il Sindaco sui lavori da poco ultimati per la realizzazione di un’area di riequilibrio ecologico, con una spesa di ben 134.000 euro. In pratica il progetto mirava alla valorizzazione di quest’oasi naturale, con interventi di bonifica del sito, di ingegneria biogenetica, la creazione di un laghetto artificiale per creare una riserva di specie botaniche protette, in particolare la viola pumila. Inoltre il Sindaco ci ha riferito che sono stati creati percorsi per visite guidate, con tanto di cartellonistica apposita per i visitatori. I lavori sono stati eseguiti da Orion per 92 mila euro, da Cooperativa Vigna per 17 mila euro, da Stebo Ambiente per 8 mila euro, da Antichi Poderi del Paradiso per 7 mila euro, oltre alla consulenza di architetti per 10 mila euro. Mentre la Chiavica Vecchia (detta Cà dal Vigliàc), che doveva diventare il centro d’accoglienza per i visitatori, è stata ristrutturata nel 2005 con una spesa di 50 mila euro.
Ma veniamo alla nostra passeggiata: abbiamo visitato la Caldirana, le “Vaschette”, il Cavo Bondeno, ma tutte queste zone sono senza segnaletica nè sentieri, per fortuna uno di noi è un conoscitore delle Valli, raggiungiamo così l’argine dei Bruciati e la Cà dal Vigliac. Quest’area è stata interessata dall’intervento di valorizzazione, ma la nostra scoperta è stata desolante: cartelli che perdono i pezzi o sono nascosti dalla vegetazione selvaggia, erba alta fino al ginocchio sugli argini che fungono da sentiero, viola pumila introvabile, solo ortiche ed erbacce.
La seconda tappa è il laghetto artificiale con l’area di riequilibrio ecologico. Anche qui non esiste il sentiero, ci appare una desolante area con tanto di recinzione arrugginita e sgangherata, una selva impraticabile e impenetrabile. Rischiando di cadere e farci male intravediamo tra gli sterpi un cartello che segnala il pericolo di nutrie, altri cartelli scoloriti caduti a terra o inghiottiti dalla vegetazione.
La terza tappa è l’area dello Sculazzo, non interessata dall’intervento di valorizzazione, ma molto amata dai novellaresi. Anche qui, nessun cartello o segnalazione, un ponte pericolante, la casa con pericolose crepe di diversi centimetri, l’area picnic con erba alta, rifiuti per terra, i resti di un falò, la desolazione tutt’intorno.
Ma il Sindaco è a conoscenza di questa situazione? Ma cosa ci ha descritto in Consiglio Comunale?
Una cosa che accomuna queste tre aree è la presenza di lattine, bottigliette, cartacce e rifiuti vari, ma intanto la passeggiata è finita, ci guardiamo negli occhi, il pensiero è comune: un vero disastro!
Abbiamo pertanto deciso di esporre presso la nostra sede di Novellara (in Via Campanini) una raccolta fotografica di ciò che abbiamo visto, che dimostra come il denaro pubblico speso abbia avuto un risultato effimero, perchè la natura ha “soffocato” e annullato in poco tempo il progetto realizzato e inoltre che nessuno si occupa delle nostre Valli, di fare manutenzione, di indicare i percorsi e i sentieri, di dotare quest’oasi di aree pic nic, panchine, cestini per i rifiuti, di organizzare iniziative interessanti per far conoscere ai novellaresi una zona naturale bellissima.
Per il Gruppo PDL di Novellara La Capogruppo Cristina Fantinati