Tante chiacchiere e poco dialogo. Gli italiani parlano e parlano, ma comunicano poco. Ogni giorno dedicano 52 minuti delle loro chiacchiere al calcio, 37 minuti al lavoro, 20 minuti al sesso, solo 2 minuti alla politica e appena 30 secondi ai libri.


A compilare la mappa degli argomenti prediletti, delle chiacchiere ma anche dei tabù degli italiani è il mensile Riza Psicosomatica che con il suo pool di psicologi e psicoterapeuti ha studiato l’attitudine alla comunicazione di circa 1000 italiani, maschi e femmine di età compresa tra i 25 e i 60 anni. E le sorprese non sono mancate.
Gli argomenti di cui si parla più spesso? Gli uomini, neanche a dirlo, parlano di calcio e sport in genere (74%), di lavoro (68%), di sesso (47%), di auto e motori (38%), di tv (34%), di diavolerie tecnologiche come computer e telefonini di ultima generazione (32%). Le donne parlano innanzitutto di shopping (77%), poi, anche loro, di lavoro (69%), di sesso (56%, più degli uomini), di gossip (49%) e di programmi e personaggi della tv (44%).

Nella classifica del tempo dedicato a ciascun argomento, gli uomini parlano in media di calcio per 52 minuti, mentre le donne parlano di shopping che fanno o che vorrebbero fare per 50 minuti. Il resto è una media unisex: 37 minuti della proprie chiacchiere quotidiane sono dedicate al lavoro (si sono considerate unicamente le ore extra-ufficio); per 35 minuti si fa un pò di pettegolezzo; per 32 minuti si discute animatamente di tv, di personaggi che piacciono e di vip più o meno insopportabili; a sorpresa, solo 20 minuti delle nostre conversazioni quotidiane sono dedicate al sesso, mentre per 18 minuti si parla di soldi. Argomento poco frequentato è l’amore, se ne parla per circa 11 minuti al giorno, più della tavola e dei piaceri e doveri del cibo (10 minuti), degli argomenti di attualità (6 minuti) e di politica e fatti internazionali (appena 2 minuti). Infine, un minuto delle proprie conversazioni quotidiane viene dedicato all’ultimo film visto al cinema e appena 30 secondi all’ultimo libro letto.

Insomma, la comunicazione oggi sembra essersi trasformata in un incessante flusso di chiacchiere, che nulla hanno a che fare con il vero dialogo. Anzi, spesso parlare risulta davvero difficile. Sei italiani su dieci (63%) non riescono a comunicare con i figli, ma neanche con i colleghi d’ufficio con i quali si lavora gomito a gomito da anni (57%), mentre uno su due (46%) non riesce ad aprirsi nemmeno con i genitori. E con il partner? Molti si sforzano, ma per il 37% l’amore e la convivenza non bastano a sciogliere la lingua.

Ci sono poi tutti gli argomenti difficili da affrontare. Il dolore e la malattia (61%), la morte (60%), temi culturali in genere (51%), i sogni e le aspirazioni (43%), l’amore e l’innamoramento (37%). In ogni caso, dei cosiddetti argomenti importanti, si preferisce parlare con gli amici (64%) più ancora che col partner (54%), coi nonni (46%) piu’ ancora che con i genitori (32%), un dato che riguarda soprattutto i giovani. Solo il 17% degli italiani ricorre al sacerdote e il 24% a conoscenti occasionali.

(Fonte:Ansa)