Si chiama ‘WiMon’ ed e’ un progetto
che, tramite l’utilizzo di un palmare ed uno specifico software, consente di monitorare a distanza i pazienti ricoverati in ospedale in condizioni critiche. Il nuovo sistema di monitoraggio, realizzato con il sostegno (160 mila euro) della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del Progetto Regione Innovazione e Sanità, è stato testato nel mese di luglio nel reparto di Medicina dell’ospedale di Pavullo nel Frignano, che fa parte, insieme ad altri sette nosocomi, del Presidio ospedaliero dell’Azienda sanitaria modenese.

WiMon e’ stato messo a punto da una azienda italo-americana con base a San Giorgio di Piano nel bolognese, leader mondiale nei sistemi di monitoraggio intensivo e medicina a distanza in ambito cardiologico con il supporto e la consulenza del Servizio di Ingegneria Clinica dell’Azienda USL di Modena.


Grazie a WiMon il personale sanitario, in particolare quello delle Unita’ Coronariche, puo’ avere sotto controllo i parametri vitali del paziente anche in situazioni particolari: turni a personale ridotto (di notte o nel periodo di ferie e malattia), piu’ emergenze contemporanee, durante spostamenti dell’operatore sanitario. Se sopraggiunge una crisi per il paziente, il medico o l’infermiere in corsia sono avvertiti direttamente sul proprio palmare e hanno cosi’ modo d’intervenire direttamente e di attivare, se necessario, il medico di guardia tramite un apposito pulsante. E’ infatti la tempestività del soccorso la filosofia che sta alla base del progetto regionale. La chiamata contiene informazioni sul posto letto, il tipo di allarme e i dati fisiologici del paziente.