Crolli di intonaco (all’interno e all’esterno) in una scuola su tre; assenza di certificazioni (agibilità statica, igienico-sanitaria e di prevenzione
incendi) in una scuola su due; mancanza di adeguata segnalazione su vie di fuga e localizzazione degli estintori; presenza di
barriere architettoniche all’ingresso principale in una scuola su quattro.
Sono i principali fattori che rendono insicure le scuole italiane, secondo quanto emerge dall’indagine Impararesicuri presentata oggi, in una conferenza stampa, da Cittadinanzattiva.
Il rapporto ha riguardato 200 edifici scolastici di 14
Regioni e 20 Province. 2823 le classi interessate e 54.495 gli alunni, di cui 483 disabili.
“Nonostante sia migliorata la sicurezza generale delle scuole rispetto al monitoraggio condotto lo scorso anno e siano stati realizzati alcuni interventi strutturali per rispondere all’ormai imminente scadenza per l’adeguamento alla legge 626
(31 dicembre 2004), restano ancora molti punti dolenti” ha dichiarato Adriana Bizzarri, responsabile scuola di Cittadinanzattiva.
I crolli di intonaco, di diversa entità – secondo l’indagine – hanno riguardato 72 delle 200 scuole monitorate, e hanno interessato nel 20% dei casi le aule (quindi il luogo in cui gli alunni trascorrono la maggior parte del tempo), nel 16% il cortile, nel 13% i corridoi e nell’11% i servizi igienici.
Crolli a parte, nelle aule spesso non si sta molto bene, perché in più di 1 scuola su 3 (39%) ci sono banchi e sedie rotti o in cattive condizioni; sono presenti pavimenti sconnessi nel 16% dei casi e finestre non integre nel 17%; i livelli di
illuminazione, areazione e temperatura ambientale sono considerati appena discreti. Resta poi “gravissima” la situazione per quanto riguarda la certificazione degli edifici scolastici, per i quali manca nel 51% quella di agibilità statica e igienico-sanitaria e nel 68% quella di prevenzione
incendi. Note dolenti anche sul fronte dell barriere
architettoniche: risultano presenti ancora in modo significativo nell’ingresso principale delle scuole (23%), nell’accesso al cortile (19%) e ai servizi igienici (sempre 19%).
Per quanto
riguarda le aule, presentano barriere il 10% di esse.
Tra i servizi didattici l’oscar dell’insicurezza spetta alle palestre.
Intanto, è già grave – sostiene Cittadinanzattiva – il fatto che 1 scuola su 4 non disponga di palestra al proprio interno e vengano utilizzate palestre esterne, aule libere o il
cortile. Quando poi la palestra c’é, è assente la porta con chiusura antipanico nel 27% dei casi monitorati, sono presenti segni di fatiscenza alle pareti nel 21% e per quanto riguarda le
attrezzature, il 19% delle palestre le ha danneggiate; nel 41% dei locali manca poi la cassetta di pronto soccorso.
Alla luce di questi risultati, Cittadinanzattiva avanza un pacchetto di richieste tra cui l’istituzione, per ogni Regione, di un Commissario straordinario, con incarico a tempo, per la sicurezza scolastica (che, con la collaborazione della Protezione civile, verifichi l’adeguamento alla 626) e l’avvio
di programmi, nazionali e locali, di informazione e
addestramento sulla sicurezza all’interno delle scuole.
“Al ministero dell’Istruzione chiediamo, inoltre – ha aggiunto Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva – di rendere operativo l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza,
che non si riunisce da due anni, allargandone la composizione anche alle organizzazioni civiche”.
Cittadinanzattiva, intanto, organizzerà per il prossimo 25 novembre una Giornata per la sicurezza scolastica che sarà dedicata a iniziative di sensibilizzazione sul tema, ma anche ad attività specifiche come, ad esempio, prove di evacuazione.