Il Tribunale di Modena, con sentenza del 10 novembre 2010 depositata il 30 marzo 2011, ha stabilito che il documentario “Il paese del maiale” non ha diffamato la Suincom di Castelvetro di Modena – comunica Umberto Franciosi, segretario generale sindacato agroindustria Flai/Cgil -.
Il documentario, prodotto dal regista Ruben Oliva, trasmesso da Rai 3 nella notte del 26 agosto 2006, ha fatto conoscere il retroterra di illeciti (contraffazioni alimentari), commessi all’interno della Suincom, che hanno causato, nel luglio 2002, l’uccisione di un socio lavoratore tunisino (Ismail Jauadi) dipendente della cooperativa Dimac di Castelnuovo Rangone (Mo).
Proprio la narrazione televisiva di quel retroterra di illeciti è stato l’oggetto della denuncia per diffamazione che la Suincom ha rivolto contro Rai 3 e il regista Ruben Oliva.
Il documentario, oltre a narrare le vicende che hanno fatto maturare l’omicidio del socio lavoratore, raccontava anche le condizioni di lavoro nel comparto della lavorazione delle carni suine nel distretto alimentare modenese.
In particolare, in modo preciso e puntuale, venivano descritte le precarie condizioni di sicurezza del lavoro e di sfruttamento dei soci lavoratori delle false cooperative che somministrano manodopera, spesso in condizioni illegali, nel distretto della lavorazione delle carni.
Le vicende narrate nel documentario sono tutte situazioni che la Flai/Cgil di Modena, il sindacato che si occupa dei lavoratori dell’agroindustria, ha sempre denunciato in molteplici occasioni.
Quel documentario evidenzia il rischio che corre il nostro distretto alimentare modenese. Rischio di una degenerazione di uno dei distretti della lavorazione delle carni più importanti d’Europa, pesantemente condizionato da situazioni di sfruttamento dei lavoratori, somministrazione irregolare di manodopera, precarie condizioni di sicurezza sul lavoro e, come si evince sempre dal documentario, possibili infiltrazioni malavitose.
Una degenerazione che sta mettendo a rischio la sopravvivenza anche delle imprese che applicano contratti di lavoro e rispettano le leggi della nostra Repubblica, che non riescono a reggere questa concorrenza sleale.
Per la Flai/Cgil di Modena, con la sentenza del Tribunale di Modena, è fallito il tentativo della Suincom di far tacere l’informazione libera e coraggiosa.
(Umberto Franciosi, segretario generale sindacato agroindustria Flai/Cgil Modena)