Il sindaco, Giorgio Pighi, ha aperto ieri la seduta del Consiglio comunale con una breve commemorazione dei suoi predecessori Mario del Monte e Piercamillo Beccaria, scomparsi dieci anni fa.
“Per quanto mi riguarda – ha detto Pighi – Piero e Mario sono nella città, nei segni che hanno lasciato, nella capacità che hanno avuto di interpretare il meglio delle aspirazioni e delle attese dei cittadini. Quei segni, quelli lasciati da Mario e Piero nella loro, nella nostra città, si vanno modificando ogni giorno, presto saranno diversi, forse invisibili. Ma è giusto così, anzi tutto ciò è assolutamente coerente col ruolo di amministratori e di Sindaci che Del Monte e Beccaria hanno voluto avere: non hanno cercato monumenti, ma hanno indicato delle direzioni di marcia; non hanno eretto mausolei, ma hanno compiuto scelte coraggiose per lo sviluppo e quindi anche per la trasformazione di Modena. Per questo le ricorrenze hanno un valore anche per persone che ci sono così vicine nel tempo: molti di noi hanno lavorato con Del Monte e Beccaria, con loro hanno condiviso i momenti belli delle realizzazioni e quelli brutti (per un amministratore) delle lungaggini e delle difficoltà. Siamo quindi ancora testimoni del loro lavoro ed ancora sentiamo la mancanza delle loro intelligenze: quella vivace e diretta di Mario, e quella aperta e convincente di Piero”. “Vorrei che il Consiglio comunale, nel ricordare due grandi sindaci, si stringesse anche attorno alle famiglie di Simona Pari e di Simona Torretta e di tutti gli altri ostaggi. Mario e Piero sarebbero stati i primi a farlo, i primi a sottolineare che di fronte al terrorismo – ha concluso Pighi – l’unità delle forze democratiche, delle istituzioni, dei cittadini rappresenta sicuramente l’argine più sicuro ed efficace”.