“La politica non ce la fa a
trovare risposte alle domande del nostro tempo e a portare
questo pianeta a un ordine di qualsiasi genere, e forse non ce
la farà più. Chi può pretendere di prevedere o di fornire
diagnosi? Sono azzardate le stesse diagnosi. E in attesa di
ordine, non possiamo che aspettarci il ripetersi di tragedie
come quelle degli ultimi tempi”. E’ l’opinione, espressa
parlando con i giornalisti, di Massimo Cacciari, preside della
facoltà di Filosofia all’ università Vita-Salute San Raffaele
di Milano, che è stato fra i primi protagonisti del ‘Festival
filosofia’ di Modena, dedicato al mondo.
Nel pomeriggio di ieri il docente, già sindaco di Venezia, ha tenuto
una lezione su ‘Sistema mondo’ in piazza Grande a Modena. A
seguirlo, oltre quattromila persone, giovani e meno giovani,
arrivate da tutta Italia, che hanno gremito attentissime
l’antica piazza, su cui si affacciano il Duomo e il Palazzo
Comunale, e hanno sfidato imperterrite il caldo sole del
pomeriggio che è tornato a splendere dopo giorni di pioggia.
Lo stesso Cacciari ha salutato con favore questo grande
interesse verso la filosofia, che ‘consacra’ definitivamente il
festival di Modena. “Come in altre epoche, nei momenti di più
acuta crisi e di cambiamento, ampi settori dell’opinione
pubblica (non certo la maggioranza, che si accontenta del già
detto, o chiude porte e finestre) cercano di interrogarsi al di
là di quanto si conosce già – ha detto -.
Interrogarsi fa
bene: quasi sempre si naufraga, ma anche il naufragio fra bene
alla vita”.
Nel suo intervento, Cacciari ha affrontato il tema della
pluralità e dell’unità. “Mondo come sistema non significa
confusione di tutti gli elementi, ma significa un tutto in cui
ogni parte funzioni senza provocare contraddizioni”. Questa
forse è un’illusione, e quindi forse ci troviamo di fronte a
una pluralità di sistemi, che devono dialogare fra loro. “E’
pura utopia voler superare il dramma del confronto – ha aggiunto
Cacciari -. Non è scontro, ma relazione”.
** Speciale Festival Filosofia Sassuolo