«Il governo ha tradito le attese del territorio, chiediamo un ripensamento». E’ il commento dell’assessore provinciale all’Istruzione Elena Malaguti alla notizia che l’indirizzo musicale al liceo Sigonio di Modena non è stato autorizzato dal ministero pur avendo la scuola raggiunto la quota di 34 iscritti per il prossimo anno scolastico e completate tutte le procedure.
«I motivi della mancata autorizzazione ancora non sono noti – spiega l’assessore Malaguti – ma riteniamo questa decisione fortemente penalizzante e lesiva di un territorio a marcata caratterizzazione musicale come il nostro dove esistono già da anni sezioni musicali nelle scuole medie della provincia, sono attivi il conservatorio Vecchi Tonelli e l’Accademia di alta formazione lirica di Mirella Freni e, soprattutto, dove è già attivo un indirizzo liceale musicale proprio al Sigonio, gestito in convenzione dal Comune e dal conservatorio, che ha licenziato nel 2010 i primi diplomati».
Per l’assessore Malaguti, che ha chiesto l’intervento dei parlamentari modenesi per sollecitare il ministero a cambiare la decisione, la vicenda «dimostra che la riforma Gelmini nella sua parte più innovativa di valorizzazione delle esperienze didattiche locali si sta rivelando solo aria fritta. Alle richieste dell’Emilia Romagna è stata data una risposta centralistica, altro che federalismo».
Insieme alla mancata autorizzazione del liceo musicale, inoltre, è arrivata anche la comunicazione di ulteriori tagli di insegnanti. «Non c’è ancora chiarezza sugli organici, ma di certo mancheranno qualcosa come 150 docenti proprio nel momento in cui l’incremento demografico degli studenti crea nuovi bisogni, solo alle superiori per il prossimo anno scolastico saranno formate 32 classi in più».