I parametri medici del paziente arrivano automaticamente sul telefonino. Una novità resa possibile dall’ultima tecnologia messa a punto da RE:Lab, che si basa su un approccio innovativo: la macchina invia sul telefonino un flusso continuo di dati e al contempo il telefonino può connettersi alla macchina per aggiornarla. Un’innovazione che apre prospettive interessanti per migliorare la cura e l’assistenza dei pazienti, anche quando il medico non è vicino al loro letto, ma anche per fornire la possiblità di aggiungere contenuti e offrire assistenza e diagnostica remota alle macchine stesse.
La start-up presenterà il sistema innovativo nell’incontro “Progettazione di interfacce uomo-macchina per dispositivi medicali: dalla teoria alla pratica”, che Democenter organizza – giovedì 7 aprile dalle 17 alle 19 – alla Sala Granda del Comune di Mirandola. Nel corso dell’incontro RE:Lab condurrà inoltre una sessione di progettazione durante la quale i partecipanti potranno avere un assaggio delle metodologie impiegate per lo sviluppo di interfacce uomo-macchina.
“L’innovazione che presenteremo domani a Mirandola – spiega il presidente di Democenter-Sipe Alberto Mantovani – testimonia una volta di più la vitalità del settore medicale, le grandi opportunità di sviluppo che ancora ci sono e la capacità del nostro tessuto imprenditoriale di coglierle, nella misura in cui sa attivare collaborazioni importanti con l’Università e i laboratori di ricerca. Anche per questo le start-up come Re:Lab costituiscono vere e proprie locomotive per costruire lo sviluppo futuro del settore e dei nostri territori”.
La tecnologia si compone di una centralina a basso costo che, installata su una macchina elettromedicale, accede ai dati in essa contenuti e li trasmette allo smartphone via bluetooth, dando la possibilità di gestirli in tempo reale direttamente dal dispositivo mobile. In ambito medico, la possibilità offerta è quella di poter monitorare continuamente, anche da lontano, la situazione di un paziente mentre magari ci si sta occupando di altro. Sullo schermo touch di dispositivi mobili come iPhone e Android oltre ad essere visualizzati i parametri medici dell’interessato, si verrà infatti avvisati della necessità di un intervento repentino. Per non parlare del fatto che l’applicazione rende possibile l’aggiornamento del macchinario direttamente dal telefonino, nonché il supporto a distanza da parte della casa produttrice
La progettazione è partita da BlueDash, un altro brevetto RE:lab in ambito automotive per garantire servizi quali la raccolta di dati dal veicolo per inviarli a centrali operative o localizzare un meccanico per avere assistenza. Da qui lo sviluppo dell’applicazione in ambito medico, con la possibilità di diffonderla ad innumerevoli campi: da quelli industriale e agricolo, a quelli della domotica e del fitness.
RE:Lab è una start-up dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che si occupa di progettare, sviluppare, prototipare e validare dispositivi tecnologici che interagiscono con utenti, con l’obiettivo di rendere l’interazione più efficace e sicura.