Ancora incertezza per la collocazione del centro cottura pasti in via S Gregorio angolo Via 28 Settembre a Sassuolo (area ex fratti).

Si e’ discussa ieri 5 aprile la domanda di sospensione dei lavori e sono ora note Ie motivazioni con Ie quali il Conisglio di Stato si e’ espresso in termini neutrali. Secondo il giudice di appello la richiesta di sospensione della localizzazione non puo’ essere accolta in quanta si discute di atti di pianificazione che non sono ancora intaccati da un serio inizio dei lavori. Mancando un titolo edilizio, infatti, i lavori non possono iniziare ed i residenti non hanno di che lamentarsi. Sottolinea infatti il Consiglio di Stato che i motivi di ricorso potranno trovare adeguata tutela in primo grado, cioe’ dinanzi il TAR. Proprio al fine di accelerare la definizione del giudizio di primo grado, il Consiglio di Stato sollecita il TAR a decidere con urgenza la lite, risolvendo in radice la questione.

Cosa accadra’ adesso? Secondo i residenti non appena il Comune rilascera’ il permesso di costruire (necessario anche per la demolizione) vi sara’ un’altra udienza con richiesta di provvedimento di urgenza, nella quale si ridiscutera’ del complessivo intervento. Se invece, come appare piu’ logico, il Comune attendera’ il giudizio del TAR, ed il TAR fissera’ con assoluta priorita’ la decisione della lite, entro tre mesi si potra’ avere una parol a definitiva.

Nella sostanza, osservano i legali dei residenti, si e’ ancora in una situazione di attesa: non hanno vinto i residenti, perche’ non sono riusciti a fermare i lavori; non ha vinto l’impresa aggiudicataria, in quanta non e’ riuscita ad ottenere un segnale favorevole da parte del giudice amministrativo e sa bene che appena verra’ rilasciato il permesso di costruire, in po chi giorni si tornera’ davanti al giudice con il rischio di una sospensione a tempo indeterminato.

Una soluzione logica potrebbe essere rappresentata appunto dall’attesa della sentenza TAR, che dica in modo definitivo se gli oltre 300.000 pasti annui possano ritenersi “attrezzatura collettiva” destinata alle scuole in una citta’ di poco piu’ di 40.000 abitanti.