La Giunta modenese nella seduta odierna pomeridiana ha approvato la nuova tariffa di igiene ambientale (Tia). La decisione è stata assunta dopo un confronto sulle politiche ambientali con organizzazioni sindacali, associazioni di categoria, associazioni di consumatori e ambientaliste ed i consiglieri che fanno parte della commissione consiliare Seta.
“Per alcune categorie di esercizi (ristoranti, mense, bar, ortofrutta) del centro storico – sottolinea l’assessore Simona Arletti – lo sconto del 35% sulla parte variabile della tariffa verrà ridotto al 29% e garantito a tutti. Fuori dal centro storico lo sconto sarà superato poiché si garantirà un servizio di raccolta stradale migliore. Si introduce invece uno sconto del 15% per le imprese che fanno un avvio autonomo al recupero”.
Per quanto riguarda i cittadini, ad esempio, una famiglia composta da due persone che vive in un appartamento di 100 metri quadrati (circa il 32% delle utenze) spenderà 2,89 euro in più.
“L’obiettivo principale della proposta approvata dalla Giunta – prosegue l’assessore – è quello di contenere l’aggravio dei costi per famiglie e imprese con un aumento sotto l’inflazione (+ 1,6% per famiglie e + 1,7% per il non domestico). Parallelamente punteremo ad aumentare la raccolta differenziata grazie alla sensibilizzazione, attraverso azioni mirate, di cittadini ed esercenti e contando sulla sempre migliore efficienza del gestore per coprire gli ulteriori servizi. Per l’anno in corso prevediamo di continuare in città (Circoscrizione 4) la riorganizzazione dei cassonetti in isole di base complete, attivare la raccolta porta a porta dell’organico in tutti i bar, ristoranti, mense e ortofrutta del centro storico”.
E’ prevista inoltre la realizzazione di una nuova stazione ecologica self service in centro e l’ apertura della stazione interrata di piazzale San Francesco. Appronteremo inoltre uno studio sul porta a porta in città.
“Per realizzare queste e altre azioni mirate – continua Arletti – è stato necessario razionalizzare gli sconti riducendo le iniquità e collegando quelli rimasti a comportamenti corretti di raccolta differenziata che saranno oggetto di controllo da parte degli ispettori ambientali”.
Confrontando i dati nazionali dei Comuni con oltre 150 mila abitanti si nota che a fronte di una media di costi per abitante di 163,70 euro, a Modena il costo è di 148,66 euro.
“Dal 2006 ad oggi – conclude l’assessore – a fronte di un’inflazione dell’11,6%, gli aumenti tariffari sono stati del 13,3%. In questo periodo però i servizi sono stati sensibilmente incrementati e la raccolta differenziata ha raggiunto nel 2010 il 50,9%, percentuale che ci conferma come terza città in Italia, quindi molto sensibile alla difesa dell’ambiente e della vita dei propri cittadini”.