I lavori per la copertura della curva sud dello stadio Braglia sono stati aggiudicati applicando non il criterio del massimo ribasso, ma quello della media ponderata, come previsto dalla legge, e osservando tutti gli obblighi imposti dalla normativa allora in vigore. Nessuno strumento normativo prevedeva, invece, la possibilità di preferire un’azienda del territorio rispetto alle altre. Lo ha detto oggi in Consiglio comunale l’assessore ai Lavori pubblici Antonino Marino rispondendo a due interrogazioni. Il consigliere Stefano Barberini (Lega nord) aveva chiesto per quali ragioni gli appalti relativi allo stadio Braglia e alla sostituzione di serramenti nella scuola elementare Gramsci siano stati concessi a ditte di Casal del Principe, nel casertano, e “se non vi fossero ditte modenesi a cui affidare, preferibilmente, i lavori”. La consigliera Eugenia Rossi (Idv) aveva interrogato la Giunta sui lavori allo stadio per sapere, tra l’altro, perché era stata scelta la procedura del massimo ribasso; quali controlli sono stati effettuati e quali certificazioni richieste.
“Nel 2005 – ha spiegato Marino – anno dei lavori del Braglia, la normativa era la 109/1994 e ai sensi della stessa è stata emanata una gara per pubblico incanto con bando pubblicato dal 22 luglio al 29 agosto 2005. All’avviso pubblico hanno risposto 22 aziende, di cui 7 in forma singola e 15 in associazione temporanea d’impresa. Tre avevano sede nella provincia di Modena, le restanti 18 in altro territorio italiano. Le offerte economiche , che sono state aperte il primo settembre, presentavano ribassi tra il 6,9% ed il 14,49%. Applicando il metodo previsto dalla legge della media delle offerte, dopo aver scartato il 10% delle maggiori e minori offerte, è risultata aggiudicataria, con uno sconto del 12,27%, l’Ati costituita dalle imprese Beta Persei srl di Bitonto, in qualità di capogruppo con rappresentanza esclusiva nei confronti del committente, per un importo percentuale del 75,6% e Galeone Armando di Casal di Principe, associata, per un importo percentuale di 24,3%. Il Contratto d’appalto è stato stipulato il 3 novembre 2005, i lavori sono iniziati il 14 novembre e terminati nell’aprile dell’anno successivo. Anche i lavori per 263mila euro svolti dalla ditta La Volpe nella scuola elementare Gramsci – ha continuato l’assessore – sono stati affidati con procedura pubblica il 30 maggio 2008; oggi sarebbero affidati con procedura negoziata con ditte ad invito, in quanto la legge 201 del 2008 ha esteso a 500mila euro il limite entro il quale procedere senza gara pubblica” .
Rivolto alla consigliera Rossi, l’assessore ha ricordato che la legge prevedeva che il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa venisse applicato solo nel caso di appalti di importo superiore a 4 mila 845 euro, mentre oggi è cambiata la normativa “ed è questo il criterio che applicano i miei settori: nel 2010 su 22 gare pubbliche tutte sono state svolte con il criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa”, ha precisato. Marino ha, inoltre, sottolineato che Modena è stata la prima città italiana a dotarsi, assieme alla Provincia, fin dal 1999 di un Protocollo d’intesa in materia d’appalti e che, attraverso la costituzione dell’Osservatorio provinciale, ha recepito come indicazione prioritaria l’attuazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Per quanto riguarda i lavori allo stadio, “sono stati svolti – ha proseguito l’assessore – tutti i controlli previsti dalla legge: attestazione Soa per qualifica lavori, Certificato casellario giudiziale, Certificato carichi pendenti, Certificazione Camera di commercio con nulla osta antimafia e, nonostante non fosse richiesto, si è proceduto a richiedere la certificazione antimafia alla Prefettura di Modena”.
Alla domanda di Eugenia Rossi sul “perché sia stata approvata una perizia suppletiva e di variante di importo superiore al 5% previsto dal Codice degli appalti”, Marino ha risposto, citando la legge 109/94 in vigore allora, che “la fattispecie a cui fa riferimento la consigliera è solo una delle casistiche ammesse a variante” e la perizia ha previsto ulteriori lavori per 25mila euro (pari al 3,3% delle opere aggiudicate) per varianti finalizzate al miglioramento dell’opera alla sua funzionalità e per oltre 82 mila euro per aumentare la superficie coperta della curva sud-est su richiesta della società sportiva. “Credo che nessun lavoro come questo, all’epoca, fosse più conosciuto dalla cittadinanza e sotto la stretta sorveglianza degli organi competenti”, ha commentato l’assessore e ha aggiunto: “Seppur consci del nostro buon operato e della correttezza delle procedure, crediamo che il lievito della lotta alle infiltrazioni della criminalità organizzata necessiti di ulteriori enzimi e credo che tra questi ci sia la capacità di non dividersi in puerili provocazioni, perchè la politica deve fare massa critica e fronte comune”.