Sciopero di 4 ore stamattina dei lavoratori della CBM di Modena con presidio davanti ai cancelli in via Gazzotti 284 sino a mezzogiorno. L’iniziativa di lotta è stata proclamata dalla Fiom/Cgil e dalla Rsu per rivendicare il tavolo di confronto con l’azienda sul rinnovo del contratto integrativo, scaduto a fine 2007.
L’assemblea dei lavoratori del 2 marzo ha infatti dato mandato al sindacato di proclamare il terzo sciopero (l’ultima settimana di febbraio sono stati fatti 2 scioperi di 2 ore l’uno) a fronte dell’indisponibilità aziendale a confrontarsi.
La CBM di Modena, con i suoi 120 addetti, fa parte di CBM Group che vanta diversi stabilimenti in Italia e all’estero (fra cui anche OCS sempre a Modena) ed è leader mondiale nella costruzione di sistemi di aggancio, traino e sollevamento attrezzi per trattori agricoli.
Negli ultimi due anni ha risentito della crisi economica e nel 2009 ha fatto ricorso anche a 7/8 mesi di cassa integrazione ordinaria per crisi aziendale.
“Proprio per permettere all’azienda di superare il momento di crisi – afferma Massimo Valentini funzionario Fiom/Cgil – nei due anni precedenti non abbiamo avanzato richieste sul rinnovo del contratto aziendale per quanto fosse scaduto il 31.12.2007”. Le parti hanno convenuto di “congelare” il contratto fino a che la crisi passasse e già a settembre 2010 è ripartita l’attività produttiva con la ripresa delle commesse, ed è stata ovviamente sospesa la cassa integrazione.
“A inizio novembre abbiamo così presentato la piattaforma per il rinnovo dell’integrativo – aggiunge Valentini – con l’obbiettivo di aprire la discussione a inizio 2011, ma sono passati ormai 2 mesi e dall’azienda non è venuta nessuna disponibilità ad avviare il confronto sul contratto”.
Nella risposta scritta dell’azienda a Fiom e Rsu ci si limita ad auspicare un incontro per aprile/maggio e si respingono diverse delle richieste in piattaforma che vengono considerate “non oggetto di trattativa aziendale”, quali richieste di permessi e ferie aggiuntive, modalità di assunzione, contratti di lavoro.
Nella piattaforma si chiede inoltre la piena applicazione del CCNL 2008, il contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici firmato unitariamente da Fim Fiom Uilm. Sul salario si chiede l’aumento del 25% del premio di risultato rispetto al precedente.
“Ieri l’azienda, a fronte della dichiarazione di sciopero, – aggiunge il funzionario Fiom – ha sostituito con atto unilaterale gli orari di lavoro mettendo tutti i turnisti a giornata e creando in tal modo difficoltà ai lavoratori rispetto ad orari storicamente concordati”.
(Fiom/Cgil Modena)