Continua I cori dell’Italia unita, la rassegna di canti risorgimentali nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio che intratterrà i cittadini bolognesi fino al 16 marzo, quando in tutt’Italia la “Notte Tricolore” indetta dal Parlamento, celebrerà il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.La rassegna, promossa dal Comune di Bologna e coordinata dal Maestro Scattolin del Coro Euridice, vedrà alternarsi ogni fine settimana, alle ore 18, cori bolognesi sempre diversi che eseguiranno brani tratti dal repertorio risorgimentale.
Le esibizioni, della durata di 20-30 minuti, vogliono diventare un’occasione per evocare attraverso la musica le vicende che hanno portato alla nascita dello Stato italiano.
L’obiettivo del Comune di Bologna è quello di rendere quest’iniziativa un’abitudine per i bolognesi che nei fine settimana passeggiano per le vie del centro storico: è bello pensare che nel tempo libero, accanto alle attività culturali e allo shopping, ci sia un momento di riflessione sulla Storia del nostro paese.
Sabato 5 marzo ore 18.00
Coro Leone di Bologna. Direttore Pier Luigi Piazzi
Domenica 6 marzo ore 18.00
Coro I Castellani della Valle di Crevalcore (BO). Direttore Gian Marco Grimandi
– Il Coro Leone nasce a Bologna nel 1967 all’interno dell’Associazione Cattolica Leone XIII, con lo scopo e l’impegno di contribuire alla conservazione e diffusione del canto popolare, che racchiude in se tanti valori, sia dal punto di vista musicale, che sotto l’aspetto della storia dei popoli e delle vicende dei singoli. In breve tempo, il Coro si impone come una delle formazioni più apprezzate nel suo genere, tanto che, nel 1971, fonda insieme ad altri sei importanti istituzioni musicali l’A.E.R.C.O. ovvero l’associazione emiliano-romagnola cori che raccoglie e rappresenta tutti i complessi corali della regione. Il repertorio del Coro, assai vasto e sempre vario, spazia dai tradizionali canti della montagna e degli alpini, ai canti popolari dell’Emilia-Romagna e di altre regioni italiane, ai canti religiosi, fino ad avventurarsi fra i canti di origine straniera. Tale varietà di repertorio ha consentito di maturare esperienze diverse e particolarmente interessanti. E’ diretto da oltre quindici anni dal maestro Pier Luigi Piazzi.
– Cantare riscoprendo la propria cultura: è l’ obiettivo che dal 1982 permette al Coro I Castellani della Valle di esprimersi con entusiasmo. Cantare un mondo che, pur lasciando molte testimonianze di vita concreta nella trasformazione dei paesaggi, nelle abitazioni e negli strumenti di lavoro, ha sempre tralasciato, per sua stessa natura, di raccontarsi con la parola scritta. Per contro, esiste una tradizione di canto incredibilmente ricca, un patrimonio di cultura, conoscenze, idee ed emozioni che il coro vuole contribuire a divulgare anche attraverso il lavoro di ricerca “sul campo”, ricercando e catalogando, ascoltandoli direttamente da anziani informatori del luogo, questi canti altrimenti destinati a sicura scomparsa. Questi stessi canti, armonizzati da esperti musicisti, vengono proposti dal coro a quattro o cinque voci miste, privilegiando quei suoni aperti e duri, squillanti che caratterizzano il modo di cantare emiliano. Il Coro “I Castellani della Valle” ha partecipato a numerosissime rassegne e concerti in Italia ed ha al suo attivo tre incisioni discografiche. Dal 1997 dirige il complesso corale Gian Marco Grimandi, musicista autodidatta formatosi agli studi musicali seguendo l’insegnamento del Maestro Giorgio Vacchi, fondatore e direttore per 60 anni del Coro Stelutis di Bologna.
Gratuito. Info www.comune.bologna.it/cultura