Il Consiglio comunale di Modena, su iniziativa del consigliere Federico Ricci ha discusso e approvato a stragrande maggioranza dei presenti l’ordine del giorno relativo al recepimento dell’art. 48 della legge finanziaria regionale del 2009.
Si tratta in pratica di quell’articolo con il quale – grazie anche all’impegno convinto dei socialisti in Regione Emilia-Romagna – il Consiglio Regionale approvò il diritto alla parità di accesso ai servizi nel nostro territorio regionale indipendentemente dallo status di singolo, coniugato o convivente.
Un primo, significativo passo per far cadere quella discriminazione che – come ricordammo lo scorso anno in un’ assidua campagna su tutto il territorio regionale – priva o limita fortemente e senza giustificazione alcuna cittadine e cittadini non coniugati ma semplicemente aventi lo status di coppie di fatto, del diritto all’accesso a servizi pubblici essenziali quali la casa, la sanità, l’assistenza, ecc.
A suo tempo si quantificò che nel nostro territorio regionale tale provvedimento interessa 400mila persone adulte e 25mila bambini che vedranno riconosciuti i loro diritti e le loro pari opportunità: diverse migliaia quindi anche nella città di Modena.
Senza furori ideologici, ma con sano pragmatismo, oggi possiamo dire che, grazie all’impegno di quanti – cittadini, forze politiche e consiglieri comunali attenti – anche a Modena come in altri Comuni della nostra regione molti più cittadini, uomini, donne e bambini, residenti nel nostro territorio, vedranno rafforzato il loro diritto ad essere tutelati e ad avere quello che gli spetta: essere trattati come tutti gli altri. Perché il problema non è trattare in modo uguale i diversi, ma trattare in modo giusto tutti i cittadini in quanto soggetti di diritti oltre che di doveri.
Auspichiamo che anche in altri Comuni della nostra Provincia si segua l’esempio del Comune capoluogo e si proceda con convinzione a dotarsi di strumenti che rafforzano i diritti dei cittadini.
(Il Segretario Provinciale del PSI, Giovanni Franco Orlando)