Era stata rubata domenica scorsa al Poligono di tiro di via Agucchi alla periferia di Bologna la vecchia Beretta calibro 7.65 utilizzata da Marcello Pistone, 48 anni, per uccidere la moglie e il figlioletto, e poi rivolta contro se stesso.
Poche ore prima della strage il palermitano, nonostante i precedenti penali, era riuscito ad iscriversi al poligono e qui aveva sostituito l’arma con una scacciacani per poi scaricarla contro la donna e il piccolo. Su questo aspetto della tragica vicenda sono in corso approfonditi accertamenti della squadra mobile e della Procura di Bologna. Gli inquirenti puntano ad accertare se ci siano profili di responsabilità amministrative o penali.
L’omicida-suicida si era iscritto alla sezione di Bologna del tiro a segno nazionale lo scorso 28 gennaio auto-certificando il falso, cioè di non avere precedenti penali. Aveva anche fatto alcune esercitazioni al poligono di tiro.
I risultati delle verifiche degli investigatori confluiranno nell’inchiesta sull’omicidio-suicidio. Nel caso si dovessero profilare responsabilità di qualunque genere verrà aperto un nuovo fascicolo.