A fronte dell’allarme lanciato dai tre sindacati sul dilagare del lavoro nero nel settore della ristorazione, Confesercenti Modena ritiene necessario proporre alcune puntualizzazioni. “Non solo non ci riteniamo indifferenti e tanto più complici, ma ribadiamo che la promozione del lavoro nel rispetto delle regole è da tempo parte fondamentale della nostra azione in tutte le sedi previste nonché nel rapporto diretto con le imprese associate”.
“La lotta al lavoro sommerso e – aggiunge l’Associazione – a ogni forma di illegalità e di abusivismo è una questione di straordinaria rilevanza a cui tutti sono chiamati nelle competenze e nelle norme già previste, a fornire il loro convinto contributo”.
Confesercenti, ha ulteriormente accentuato e rafforzato il proprio sforzo contro l’illegalità, nel lavoro, attraverso l’intensificazione di incontri pubblici e con un’informazione puntuale e continua ai propri associati. Tutto ciò al fine di tenere alta l’attenzione e favorire una concreta riflessione e operatività, per sostenere gli imprenditori corretti e diffondere per quanto è nella possibilità di un’associazione ogni forma di legalità sul lavoro.
“Quanto alla denuncia degli stessi sindacati – evidenzia Confesercenti Modena – circa il dilagare del cosiddetto ‘lavoro grigio’ che si celerebbe dietro i tanti contratti di collaborazione, tirocinio formativo e contratti a chiamata, ricordiamo che, questi sono strumenti di fondamentale importanza, ovviamente da gestire nel rispetto delle normative previste. In grado, di garantire quella flessibilità necessaria al funzionamento di attività come i pubblici esercizi che spesso si trovano in condizioni di dover far fronte picchi di attività lavorativa che necessitano di ulteriore personale a supporto. Proprio questo tipo di forme contrattuali ha consentito a tanti imprenditori di inserire nelle proprie attività anche quei lavoratori, che a seguito della crisi economica in atto hanno subito una decurtazione del loro reddito”.
Di fronte alle stime allarmanti fornite dai sindacati (tuttavia si tratta pur sempre di stime) Confesercenti sollecita quindi tutti i soggetti interessati, istituzioni, organismi di controllo e parti sociali, ad un confronto utile a meglio finalizzare tutte le azioni possibili – ognuno all’interno delle normative previste per ambito di competenza – per contrastare ogni forma di lavoro illegale.