‘Un’altra scuola è possibile’ è il titolo del convegno che si svolge venerdì 11 febbraio, dalle ore 15.45, all’Università di Scienze della Formazione di Reggio Emilia (aula 7, secondo piano) in viale Allegri, che vedrà tra i relatori anche l’antropologa Pat Patfoort. Si tratta dell’evento culminante di una serie di iniziative, in corso fino al 15 marzo, che la Scuola di pace di Reggio Emilia vuole offrire alla cittadinanza per festeggiare il suo quinto compleanno. Le attività sono realizzate con il contributo del Comune di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “I reggiani, per esempio” e da Info Shop, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Centro territoriale permanente, Liceo scientifico “Aldo Moro”, Balliamo sul mondo e Maki Pub di Bagnolo in piano.
Anche quest’anno le iniziative legate al “compleanno” della Scuola di pace vogliono mettere a tema una questione di rilievo culturale e politico intorno alla quale riflettere. Negli anni precedenti si è occupata di nonviolenza, disarmo, mafie e razzismo, quest’anno pone al centro il tema dell’educazione e della formazione con una riflessione a più voci che, pur declinata su più livelli, vedrà nella scuola un campo specifico di approfondimento. Le mobilitazioni di studenti, insegnanti e ricercatori contro le cosiddette “riforme” di scuola e università sono state – come non accadeva da tempo – il punto più avanzato di critica nei confronti di un sistema culturale e politico profondamente in crisi che sta de-costruendo la centralità dell’educazione e della formazione come sapere critico e come diritto di tutti. L’educazione alla pace non può prescindere da una scuola e una università come luoghi democratici, pubblici, laici, plurali, di costruzione dei saperi necessari all’esercizio pieno della cittadinanza consapevole e responsabile. Per questo la Scuola di pace vuole dedicare il suo compleanno alle lotte nonviolente di studenti, insegnanti e ricercatori. Un segno di speranza: un’Italia migliore è possibile.
La giornata di venerdì è costituita da due momenti: il primo “Riflessione a più voci su scuola, università, lotta e impegno formativo” apre alle ore 15.45 con il saluto dell’assessore alla Cultura e Università del Comune di Reggio Emilia Giovanni Catellani. Quindi introduce l’incontro Fulvio De Giorgi, presidente del corso di laurea di Scienze dell’Educazione e autore di numerosi libri come Il Medioevo dei modernisti. Modelli di comportamento e pedagogia della libertà (La Scuola, Brescia, 2009), Laicità europea. Percorsi storici, categorie, ambiti (Morcelliana, Brescia, 2007), La storia e i maestri. Storici cattolici italiani e storiografia sociale dell’educazione (La Scuola, Brescia, 2005), Educare Caino. Per una pedagogia dell’eschaton (La Scuola, Brescia, 2004).
Seguono gli interventi di Marco Cosentina, insegnante di scuola primaria; Angela Cenacchi, studentessa universitaria; Rita Bertozzi, ricercatrice dell’Università di Modena e Reggio; Antonio Vigilante, direttore della rivista ‘Educazione Democratica’; Marialuisa Damini, insegnante redattrice ‘CEM Mondialità’. Questa prima parte chiude con il dibattito e gli interventi del pubblico.
La seconda sezione del convegno è dedicata a “Educare alla non violenza”. Alle ore 19 è in programma un buffet equo e solidale a cura della cooperativa Il Girasole a cui segue alle ore 20.30 l’incontro con l’antropologa Pat Patfoort che interviene sul tema dell’approccio costruttivo alla trasformazione dei conflitti. Pat Patfoort è una delle più importanti teoriche della nonviolenza. Ha fondato in Belgio un Centro per la gestione nonviolenta dei conflitti. Da 20 anni opera professionalmente sull’educazione nonviolenta con lezioni, seminari e training per bambini, adolescenti, adulti. Ha partecipato a training internazionali in zone interessate da conflitti militari nei Balcani, in Cecenia e in Rwanda.
Le attività della Scuola di pace proseguono poi lunedì 14 febbraio, alle ore 21, alla libreria Infoshop Mag6 con la presentazione del libro Con voce bambina, di Elena Dì. (Edizioni la Meridiana, 2010) alla presenza della curatrice Elena Buccoliero; introduce Pasquale Pugliese; letture a cura di Caterina Lusuardi. Elena Dì è la protagonista di questo romanzo. È anche un nome di fantasia che nasconde una bambina, ormai donna, cresciuta nella paura di un padre violento. È una bambina che vede non vista, come invisibili e precocemente maturi sono molti bambini come lei.
Quindi lunedì 21 febbraio, alle ore 11.30, al liceo ‘A. Moro’ di Reggio Emilia si inaugura, alla presenza dell’autore, la mostra fotografica di Ermanno Foroni I Luoghi della (In)Differenza. Introduce il dirigente scolastico Roberto Villa, mentre gli studenti presentano il video “I luoghi della (In)Differenza a Reggio Emilia”, realizzato dalla classe 2° I del Liceo ‘Moro’.
Infine domenica 27 febbraio, dalle ore 19, ricordando Mohandas Gandhi, è in programma al ‘Maki Pub’ di Bagnolo in Piano (via Boiardo 4/4), la festa di compleanno della Scuola di Pace prevista originariamente per il 30 gennaio.
La Scuola di Pace di Reggio Emilia è un progetto aperto di educazione alla nonviolenza che promuove le alternative alla guerra e ai sistemi di violenza, sia questa diretta, culturale o strutturale. Lavora ad una nuova sensibilità collettiva su tutti i conflitti, da quelli interpersonali a quelli territoriali a quelli internazionali, attraverso lo sviluppo di pratiche di prevenzione, mediazione e riconciliazione. Partecipano al progetto più di trenta realtà locali e singoli cittadini.
Info: Scuola di Pace – Villa Cougnet (via Adua 57, Reggio Emilia) – Tel e fax: 0522 516860 segscuoladipace@municipio.re.it www.comune.re.it/scuoladipace