La lettura degli atti amministrativi per un cittadino è sempre un esercizio che risulta complicato e complesso tanto da richiedere molto spesso il consulto o il parere di un “esperto”. È quindi un vero e proprio “rompicapo” che induce frequentemente a commettere anche elementari errori di interpretazione. Per correggere questa distorsione del funzionamento del sistema pubblico italiano e, più in particolare, della sua macchina amministrativa che non riesce a lasciarsi alle spalle quel linguaggio “burocratico” che finisce per essere un fastidio per il cittadino-utente e rappresenta anche un pesante “costo” per la collettività, un gruppo di lavoro costituito da studiosi ed esperti dell’Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica del Cnr, dell’Accademia della Crusca, delle Università di Firenze, Catania, Modena e Reggio Emilia, del Consiglio regionale della Toscana, del Consiglio delle autonomie locali della Regione Toscana, di Ancitel e del Comune di Livorno ha provato predisporre una “Guida alla redazione degli atti amministrativi”.

“Si tratta – afferma la prof. ssa Cecilia Robustelli dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che ha collaborato alla sua redazione – di un documento già diffuso via web e presentato presso alcune amministrazioni locali che ha suscitato un articolato dibattito sia nella comunità scientifica sia tra i funzionari della pubblica amministrazione. La Guida nasce dalla collaborazione tra giuristi e linguisti e riflette così le competenze di entrambi i settori: tutte le proposte sono state vagliate collegialmente, anche quella – che ho elaborato personalmente perché rappresenta uno dei miei temi di ricerca scientifica presso il nostro Ateneo – sull’uso del genere femminile. La discussione è aperta”.

La sua ufficializzazione avverrà venerdì 11 febbraio a Firenze nella prestigiosa sede dell’Accademia della Crusca, alla presenza anche del Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Aldo Tomasi, e si concluderà con una tavola rotonda che metterà a confronto giuristi e linguisti tra cui la docente modenese prof. ssa Cecilia Robustelli.

“Il convegno – spiega la prof. ssa Cecilia Robustelli – è un’occasione di approfondimento e dibattito sulla qualità redazionale degli atti amministrativi, e vuole inoltre sollecitare proposte per un’effettiva e diffusa adozione della Guida”.

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Cecilia Robustelli si è laureata in lettere classiche all’Università di Pisa e si è perfezionata in Linguistica Italiana (Master e PhD) all’Università di Reading con borse di studio dell’Accademia dei Lincei-British Academy e del CNR; ha svolto attività scientifica e didattica in Inghilterra (Londra Royal Holloway e Cambridge) e negli Stati Uniti come Fulbright Visiting Scholar (Cornell University). Ha pubblicato articoli su riviste internazionali e volumi sulla sintassi storica, sulla storia della grammatica italiana, sul multilinguismo europeo, sul linguaggio di genere. Collabora con l’Accademia della Crusca per le questioni inerenti alla politica linguistica italiana in Europa. Fa parte del Gruppo dei 27 Esperti REI (Rete di Eccellenza dell’Italiano Istituzionale) istituito presso la Direzione generale della Traduzione (DGT) della Commissione europea. Ha collaborato con il Comune di Modena attraverso progetti formativi sulla semplificazione del linguaggio amministrativo ed ha organizzato diversi eventi presso il nostro Ateneo. Svolge un’intensa attività di ricerca scientifica in Italia e all’estero attraverso seminari e partecipazione a gruppi di ricerca e convegni internazionali. E’ socia corrispondente dell’Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena.