La notizia di oggi sulla chiusura dello stabilimento di Medolla della GAMBRO DASCO rappresenta un segnale davvero preoccupante per il futuro della nostra provincia, non solo per i numerosi lavoratori che resteranno senza occupazione e per le rispettive famiglie, per le quali si preannunciano momenti drammaticamente difficili, ma perché giunge in un momento in cui in molti pensavano che il peggio della crisi fosse alle spalle.
A chi continua a far finta di non capire la gravità della situazione, ricordiamo come sia divenuto ormai indispensabile che il Governo, in primis, e gli enti locali facciano davvero la loro parte per far recuperare competitività ed attrattività al nostro territorio per le aziende manifatturiere, che attraverso il lavoro garantiscono ricchezza e benessere per tutti, migliorando il sistema delle infrastrutture e mettendo finalmente la parola fine a tutta quella inutile burocrazia che sta annientando le nostre imprese.
Anche la drastica riduzione dei costi energetici, attraverso la rapida costruzione di centrali nucleari pulite ed efficienti, la riduzione del costo del lavoro e della pressione fiscale sono temi da sottrarre al dibattito ideologico ed affrontare con realismo prima di un irrimediabile declino economico ed impoverimento generale.
Solo la riduzione dei costi della pubblica amministrazione, con l’abolizione delle provincie, l’accorpamento dei comuni e la trasformazione delle unioni in comuni unici garantirà le risorse per questa necessaria riforma, che non può attendere l’eterna telenovela dei dopo cena del Premier.
E’ di questo che la politica dovrebbe cominciare ad occuparsi, con la consapevolezza che se non si lavora tutti insieme per cambiare questo sistema, ormai schiavo di vecchie contrapposizioni ideologiche ed inconcludente, non ci sarà, neanche nella nostra provincia, un futuro roseo per le generazioni di domani.
(Fabio Vicenzi, Consigliere Provinciale UDC – Coordinatore Provinciale UDC)