Assoturismo-Confesercenti Emilia Romagna ribadisce , in linea con le posizioni espresse dalla propria struttura nazionale, a forte contrarietà alla reintroduzione della “tassa di soggiorno” anche con le modifiche ipotizzate in questi giorni che però non cambiano la natura del problema e cioè che invece di sostenere il turismo come motore di sviluppo per l’intera economia, si introduce un altro balzello che ne va a compromettere la competitività in questa fase che è ancora di crisi economica per il nostro Paese e in cui le previsioni economiche ci vedono in svantaggio rispetto ai principali Paesi europei.Se poi alla tassa di soggiorno aggiungiamo la possibilità per i Comuni prevista sempre dal provvedimento sul Federalismo, di introdurre addizionali Irpef, è fin troppo facile pensare che si verificherà un aumento della pressione fiscale complessiva sulle imprese e sui cittadini, che nuocerà gravemente alla possibile ripresa economica che tutti auspichiamo invece avvenga il prima possibile.

Come Assoturismo-Confesercenti Emilia Romagna chiediamo invece che i necessari interventi di rilancio del turismo avvengano in una situazione di invarianza della pressione fiscale, attraverso il meccanismo della compartecipazione alle imposte da parte dei Comuni, razionalizzando e ottimizzando la spesa pubblica ed eliminando quella improduttiva.

Solo così potremo far fronte alla competizione internazionale, che vede già i principali Paesi europei con un carico fiscale sulle imprese inferiore al nostro.