Il “grande fratello europeo” si nasconde dietro alla sigla INDECT. L’On. Tiziano Motti, europarlamentare UDC-Partito Popolare Europeo, richiama l’attenzione internazionale sulla dichiarazione scritta del collega tedesco Alvaro (Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa) che per primo ha denunciato l’inquietante progetto di ricerca volto allo sviluppo di un sistema automatizzato di osservazione che consenta il monitoraggio constante di siti internet, telecamere di sorveglianza e sistemi informatici individuali al fine di elaborare un nuovo tipo di motore di ricerca capace di associare la ricerca diretta delle immagini a contenuti video. “Si sta finanziando una tecnologia in grado di generare una vera e propria profilazione dei cittadini europei – ha dichiarato Motti – attraverso l’associazione di ogni nostro movimento virtuale, effettuato tramite internet, a quello “reale” che centinaia di telecamere catturano quotidianamente. Un progetto che può azzerare la nostra privacy, nel pubblico come nel privato, e che pertanto aveva l’imposizione di essere mantenuto sotto stretto riserbo”.
Il progetto INDECT è finanziato dalla Commissione europea con 10,91 milioni di euro, in pieno periodo di crisi economica e del lavoro, tramite il settimo programma quadro di ricerca che rientra nel budget votato dal Parlamento europeo nella passata legislatura. “E’ necessario – conclude l’On. Tiziano Motti – che la Commissione europea informi immediatamente i cittadini, che hanno il diritto di ricevere garanzie sul rispetto dei propri diritti fondamentali, rendendo, disponibili tutti i documenti relativi al progetto INDECT e definendo un mandato chiaro e rigoroso concernente gli obiettivi di ricerca, l’applicazione e gli utenti finali del progetto INDECT”.