I professionisti modenesi riuniti nel C.u.p. (Comitato Unitario delle Professioni) prendono posizione a favore della legalità, dotandosi per primi in Italia di una Carta Etica che vincola ogni iscritto ad Albi e Collegi aderenti a “contribuire attivamente per contrastare il processo di infiltrazione e radicamento della mafia, per garantire la crescita civile dell’intero Paese”.

La Carta Etica dei professionisti modenesi verrà presentata ufficialmente venerdì 28 gennaio nel corso del convegno “Carte in regola” che si terrà a partire dalle ore 16 presso l’Auditorium “Marco Biagi” di Modena, alla presenza di: don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di “Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”; Giancarlo Trevisone, commissario straordinario del governo per le iniziative di contrasto al racket e all’usura; Matteo Richetti, presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia- Romagna; Roberto Alfonso, procuratore della Repubblica di Bologna; Stefania Pellegrini, docente di Sociologia del diritto presso l’Università di Bologna. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Lorenzo Frigerio, coordinatore di “Libera informazione”.

Il documento promossa dal C.U.P. è già stato recepito da diversi Ordini, ed altri lo faranno presto secondo un calendario operativo stabilito dai singoli consigli direttivi. La Carta Etica è composta da 11 articoli e prevede, tra l’altro, la radiazione del professionista in caso di condanna definitiva per il reato di associazione mafiosa (art. 416 bis del Codice Penale) o di favoreggiamento. La radiazione viene applicata anche a quei professionisti che subiscano la sola confisca definitiva di beni. Per il professionista indagato o destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare è prevista la sospensione, il che significa di fatto l’impossibilità di lavorare. La Carta, inoltre, prevede la possibilità per gli Ordini professionali di costituirsi parte civile nei processi in cui sono contestati i reati di associazione mafiosa ai propri iscritti.

“L’obiettivo della Carta Etica è quello di impegnare attivamente gli oltre 5mila professionisti modenesi nel contrasto alle infiltrazioni mafiose, vincolandoli a comportamenti improntati all’etica, all’autonomia, all’integrità” afferma Pietro Balugani, presidente del Comitato Unitario delle Professioni, che riunisce Ordini e Collegi professionali di: Agronomi, Architetti, Avvocati, Chimici, Consulenti del Lavoro, Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Geologi, Geometri, Infermieri, Ingegneri, Medici, Periti Agrari, Periti Industriali, Veterinari. “La presenza nel nostro territorio di imprese locali colluse con la malavita, quando non di emissari diretti dei clan – prosegue Balugani – è ormai innegabile, come dimostrato da numerose inchieste giudiziarie. L’evoluzione delle organizzazioni mafiose ha comportato la necessità di appoggiarsi a figure sempre più specializzate ed insospettabili: non solo le “classiche” figure tecniche legate all’edilizia, ma anche contabili, giuristi, esperti di finanza e persino medici, veterinari, agronomicostituiscono la rete esterna che consente ai clan di vivere e prosperare. Il professionista è al centro di questa possibile interazione tra l’economia illegale e la società civile, ecco perchè abbiamo scelto di non nasconderci, di non fingere di non vedere. In questa sfida sono in gioco valori che ritenevamo acquisiti definitivamente: la democrazia, la libertà, la trasparenza di un sistema economico solido e sviluppato. Con la Carta Etica diamo una testimonianza attiva del nostro impegno, e lanciamo un messaggio preciso: l’etica e l’integrità costituiscono un argine contro le infiltrazioni mafiose. Riteniamo che sia un dovere preciso di ogni Ordine professionale diffondere tra i propri iscritti un senso di responsabilità civile, sostenendo ed accompagnando la presa di coscienza del singolo che si trovi a fronteggiare una presenza mafiosa nel proprio ambito lavorativo e che – magari per paura – sceglie di non denunciare. Il professionista può essere una sentinella della legalità nel campo in cui opera: la Carta Etica sancisce che, in questo compito, non viene lasciato da solo”.

La Carta Etica delle Professioni Intellettuali è stata realizzata grazie al contributo del gruppo di lavoro coordinato dall’ing. Beatrice Fonti e composto da: Daniela Dondi (Ordine Avvocati), Enrico Guaitoli Panini (Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori), Marco Imbesi (Collegio Periti Industriali), Antonio Lauriola (Ordine Medici Veterinari), Claudio Losi (Collegio Periti Agrari), Mauro Mantovani (Ordine Consulenti del Lavoro), Roberto Olivi Mocenigo (Ordine dei Medici), Marilena Po (Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali), Riccardo Poppi (Collegio Geometri e Geometri Laureati), Stefano Zanardi (Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili).