L’Assemblea di Palazzo Malvezzi ha approvato ieri gli Indirizzi per il diritto allo studio relativi agli anni scolastici 2010/2011, 2011/2012 e 2012/2013, in coerenza con quanto approvato il 3 novembre scorso dalla Regione Emilia-Romagna.
Nel presentare in Aula gli Indirizzi l’assessore all’Istruzione Giuseppe De Biasi ha sottolineato “l’importanza delle borse di studio che aiutano a contrastare la dispersione scolastica in questo momento di forte criticità del sistema scolastico”. De Biasi ha precisato, inoltre, che l’istruttoria per l’idoneità ad usufruire delle borse di studio è sempre stata effettuata dalla Provincia con attenzione e rigore, nel rispetto dei parametri indicati dalla legge.
Sono quattro le macro aree di intervento individuate: servizi per l’accesso e la frequenza (trasporto scolastico e servizi connessi all’integrazione scolastica di alunni disabili, risorse che saranno assegnate direttamente ai Comuni), borse di studio, contributi per acquisto dei libri di testo e realizzazione di interventi di rilevanza regionale contro la dispersione scolastica.
Ammonta a 2 milioni e 300 mila euro il fondo a disposizione per borse di studio e contributi per l’acquisto di libri di testo, interventi che nel 2010 hanno coinvolto 5400 gli studenti. Le risorse destinate alle borse di studio saranno concentrate sulle annualità più critiche per la prosecuzione degli studi (540 euro annui a studente), la concessione della borsa di studio sarà strettamente connessa ai risultati scolastici raggiunti e il contributo annuo previsto per meriti scolastici è di 675 euro. Proprio oggi la Regione ha anticipato che per l’anno scolastico 2010/2011 saranno privilegiati gli studenti di istituti superiori di secondo grado sui quali la Provincia ha diretta competenza.
La Provincia ha deciso di concentrate le risorse destinate a progetti di rilevanza regionale affidati agli enti locali in interventi contro la dispersione scolastica (40 mila euro) che partiranno già nell’anno scolastico in corso.
Annualmente la Giunta provinciale approverà il Programma per il diritto allo studio definendo gli indicatori e i criteri specifici per il riparto delle risorse relative alla prima area di interventi.
Gli indirizzi sono stati approvati con 25 voti a favore (Pd, Fli, Idv, Udc, Fds e Pagnetti-Gruppo Misto), 6 contrari (Pdl e Lega) e l’astensione del consigliere Rambaldi.