“La Regione Emilia Romagna metta in campo azioni forti per contrastare l’integralismo islamico sempre più diffuso nelle comunità straniere insediate sul nostro territorio e inizi a difendere le tante donne islamiche che sono vittima della segregazione dovuta a precetti religiosi incompatibili con i valori della Costituzione italiana”.
Questo è l’impegno che viene chiesto alla Regione Emilia Romagna dal Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni, con una apposita risoluzione presentata questa mattina e sottoscritta dai colleghi Luigi Villani, Galeazzo Bignami, Fabio Filippi, Andrea Pollastri, Mauro Malaguti, Marco Lombardi, Luca Bartolini, Gianguido Bazzoni, Enrico Aimi e Alberto Vecchi.
“Il tragico fatto di Novi – continua Andrea Leoni – ha fatto emergere una realtà inquietante fatta di segregazione, abusi, mancata integrazione linguistica sociale e culturale a anche di chi vive sul territorio da più di dieci anni. La lapidazione di Novi di Modena conferma non solo il fallimento del modello multiculturalista teorizzato dalla sinistra ma anche del sistema fino ad ora messo in campo per combattere e prevenire questo devastante fenomeno. Il fatto che la donna uccisa a sassate e la figlia ridotta in fin di vita avessero più volte denunciato invano a mediatori culturali e ad associazioni sociali, senza ottenere protezione, ne è la conferma.
La cronaca conferma che a muovere la mano dell’omicida c’è il fanatismo religioso e l’integralismo islamico che grazie all’ideologia multiculturale ha potuto diffondersi ancora più facilmente. E’ incredibile che anche di fronte a questo tragedia la sinistra, con in testa il sindaco PD di Novi, continui a liquidare tutto ciò come un caso di violenza familiare, sganciato dalla cultura e dalla religione. Farlo è sbagliato e pericoloso. Non possiamo – ha concluso il Consigliere Leoni- aspettare un’altra strage annunciata. Bisogna agire subito”.