In merito al taglio da 11 milioni di euro annunciato dall’Assessore comunale al bilancio Colombo sul bilancio 2011 del Comune di Modena, e all’esigenza di una riforma strutturale nella gestione della macchina comunale, il Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà di Modena Andrea Leoni, ha dichiarato:

“La giunta Pighi si è accorta finalmente che per fare quadrare il bilancio, non si può più procedere a pezzi e bocconi, o tartassando ogni anno i cittadini senza ridurre le spese inutili. Serve una riorganizzazione strutturale dell’intero sistema che porti la macchina comunale a costare meno e a produrre di più. Questo sistema, così com’è non regge più.

Gli 11 milioni che l’Assessore al bilancio Colombo ha annunciato di recuperare a suon di tagli, potevano essere meno se la giunta ci avesse ascoltato e avesse iniziato a ridurre quelle spese da milioni di euro che pesano come macigni sul bilancio pubblico. Prime fra tutte quelle destinate a comprare case esclusive per extracomunitari e per finanziare a fondo perduto le spese per i nomadi.

Per coprire i propri buchi, nel 2010 Pighi ha aumentato per 700.000 euro rette di asili e case protette. Farà lo stesso per il 2011? Non era meglio togliere dal bilancio e destinare altrove, come avevo chiesto, gli 800 mila euro spesi ogni anno per il centro stranieri? Non era meglio smettere di pagare i campi nomadi e la loro manutenzione? Non era meglio smettere di pagare la benzina ai sinti che accompagnano con l’auto i figli a scuola? Non era meglio non mettere a bilancio 500 euro necessari per l’acquisto di due appartamenti da destinare esclusivamente a immigrati o i 270 mila euro stanziati per ristrutturare case da fare abitare a extracomunitari e nomadi? Pighi scaricherà sui cittadini, per il settimo anno consecutivo, i costi della propria incapacità?

Pighi e Colombo non ci vengano a raccontare, come fanno tutti gli anni che è sempre e solo colpa del governo. Il buco era prevedibile, sono loro che non hanno messo meno a quei meccanismi di spesa che avrebbero potuto evitarlo. Una cosa è certa. Il sistema così rischia il collasso. Pighi se ne faccia una ragione e si metta a lavorare per invertire la politica di spesa fino ad ora adottata e per evitare al comune un altro passo verso il collasso finanziario”.