“In questa fase di austerity, il governo regionale ha deciso lo stanziamento di 2,6 milioni di euro per portare all’Expo di Shanghai la corposa delegazione ‘istituzionale’ emiliana, un po’di mortadella, l’immancabile piadina, il giunonico Romano Prodi e qualche menestrello amico del Presidente. Ritorno economico, da quello che si dice in giro, molto modesto. I cittadini chiedono un chiarimento.” Ad affermarlo è Fabio Filippi, Consigliere regionale del Pdl.
Filippi ha presentato in data odierna, per fare luce sulla questione, un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta regionale.
“Le prospettive, per la Regione Emilia-Romagna, di istaurare – aggiunge Filippi – legami commerciali con la nazione più popolosa del mondo, la Cina, appaiono sulla carta modeste. Ci si ostina a spendere i soldi pubblici in questo modo: 2,6 milioni di euro. Soldi derivati dalla tassazione al cittadino. Per di più in una fase di crisi congiunturale.
Attraverso un’interrogazione a risposta immediata pretendiamo di conoscere in dettaglio i costi sostenuti per la missione, ma soprattutto i risultati previsti in termini di ritorni economici diretti sul territorio emiliano sotto forma di accordi firmati. La strategia promozionale attuata dalla Regione Emilia-Romagna appare superata in una società informatizzata e interattiva, il sistema delle missioni con folte delegazioni ha fatto ormai il suo tempo”.