Un auspicio o un pericolo? Il riferimento alla necessità di una svolta ma anche la preoccupazione per uno scenario in rapido mutamento, le cui tendenze sono sempre più difficili da inquadrare e prevedere. E, sullo sfondo, un’unica certezza: niente sarà più come prima. Parte da un interrogativo il convegno inaugurale di Cersaie 2010. “Cambio di clima?” è infatti il titolo del confronto di carattere economico istituzionale in programma per martedì 28 settembre alle ore 11 all’Europauditorium, Palazzo dei Congressi di Bologna, che dà il via a un ricco cartellone di eventi, seminari e incontri, organizzati in occasione di Cersaie, salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno.
Clima teso o clima di fiducia, clima burrascoso o clima di ripresa: le metafore climatiche sono in grado di dipingere in modo sintetico ed efficace lo stato di salute e le variazioni nella situazione socioeconomica del Paese. Ma oggi il riferimento ai cambiamenti climatici rimanda inevitabilmente anche alle tematiche ambientali e all’impegno, ormai non più rimandabile, di progettare uno sviluppo e un’economia sostenibile, in grado di stimolare la ripresa senza compromettere il benessere delle future generazioni. Un convegno ricco di personalità illustri e nomi autorevoli del mondo economico e istituzionale che analizzano le principali dinamiche in atto nel sistema produttivo, approfondendo le maggiori questioni socioeconomiche oggi sul tappeto, con un occhio alla congiuntura e uno agli obiettivi e alle opportunità di sviluppo del mercato ceramico e del sistema produttivo nel suo complesso.
Dopo l’introduzione del giornalista Maurizio Beretta, chiamato a moderare l’incontro, sono previsti gli interventi del sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Stefano Saglia, del presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, del vice Presidente di Confindustria per le Relazioni Industriali Alberto Bombassei, del professor Marco Fortis dell’Università Cattolica di Milano e del presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini.
Un’occasione di confronto e di dialogo, a partire dai più recenti dati economici, per stimolare una riflessione comune su effetti della crisi, strategie in atto, progetti in cantiere. Con un’attenzione particolare al ruolo del distretto e delle infrastrutture connesse e, più in generale, alla competitività dei territori, sistemi produttivi d’eccellenza particolarmente esposti ai colpi della crisi internazionale, ma pronti ad accettare la sfida e a porsi ancora una volta come motore della ripresa.