Si preannuncia un autunno caldo, quello atteso dagli enti locali, che a breve vedranno ripercuotersi sui servizi, i tagli della manovra.
Una prospettiva che oggi stride, se si guarda ad un Comune come quello povigliese, che ha aperto il nuovo anno scolastico con un boom di iscritti alle scuole d’infanzia del paese. 117 bambini al Nido d’infanzia sovracomunale “G. Rodari”, 129 alla Scuola d’infanzia comunale “La Ginestra”, 70 bambini alla Scuola d’infanzia parrocchiale “S. Stefano”(con la quale l’Amministrazione sta concordando una rinnovata convenzione), per un totale di 316 iscritti.
Un miraggio? “Piuttosto la prova di quanto può fare un ente locale attento ai bisogni delle persone, ai quali risponde con servizi qualificati e strutture efficienti sempre più esito di politiche sovracomunali” – spiega il Sindaco Manghi, che nei giorni scorsi si è recato in tutte le strutture per l’augurio di inizio anno scolastico.
Azzerate le liste d’attesa del Nido d’infanzia “G.Rodari”, che con l’inizio del nuovo anno e la rinnovata convenzione con il vicino comune di Castelnuovo di Sotto, mette a frutto definitivamente il progetto di ampliamento di cui è stato protagonista.
“Una piena accoglienza frutto della volontà dell’ente di dare una risposta ai bisogni delle famiglie nella fascia 0-6 e che – ha affermato il Primo Cittadino – ci pone dinanzi ad un paradosso: un aumento della richiesta di servizi al quale si contrappone la drastica riduzione delle risorse imposte dal Governo centrale, e che pone comunque seri problemi per il futuro”.