La media della presenza degli stranieri nel modenese è ormai del 12,3 per cento sul totale della popolazione, ma non sono pochi i comuni dove questa quota raggiunge il 15 o addirittura il 16 per cento. Il dato, aggiornato al 1 luglio del 2010, emerge dal rapporto dell’Osservatorio statistico della Provincia di Modena, sulla base di un’elaborazione dei dati delle anagrafi comunali.
Gli stranieri sono 85.741, su di una popolazione complessiva di 697.311 persone, e nei primi sei mesi dell’anno l’aumento è stato di 3.145 unità. Nel 2009 la quota di stranieri era dell’11,9 per cento.
La crescita nell’ultimo periodo è risultata rallentata a causa della crisi economica e occupazionale che però tocca solo parzialmente il contingente straniero. Infatti, spiegano gli esperti dell’Osservatorio, a fronte «di un diffuso ridimensionamento delle previsioni occupazionali espresse dalle imprese del settore privato, spicca un alto e crescente livello della domanda di una serie di professioni a cui corrisponde una ridotta offerta di lavoratori italiani», alla quale si aggiunge la domanda sostenuta dal mercato delle famiglie per i lavori domestici e l’assistenza di anziani e non autosufficienti: «La regolarizzazione di “badanti” e “colf” induce, infatti, l’emersione numerica di questi cittadini, in prevalenza donne, a sostegno del flusso demografico complessivo».
Insomma, l’incremento della popolazione straniera, nonostante la crisi economica, è sostenuto «dalla maggiore natalità e dalla dinamica dei ricongiungimenti familiari», ma soprattutto dalla «particolare struttura produttiva e occupazionale delle imprese e dalla domanda delle famiglie».
Gli aumenti più significativi nei valori assoluti sono concentrati a Modena (più 995 stranieri in sei mesi), a Carpi (467), a Mirandola (180), a Castelfranco (179) e a Novi (133). Proprio Novi rappresenta uno dei comuni con la quota più altra di stranieri rispetto alla popolazione totale (16,4 per cento), insieme a San Possidonio (16,5) e a Spilamberto (16,3).
Sopra la media provinciale tutte le principali città: Modena è al 14,1 per cento, Carpi al 12,9, Sassuolo ferma al 13,1, Mirandola al 15,1, Vignola al 15,2.
Stranieri sempre più europei
Il rallentamento del flusso migratorio a causa della crisi non ha riguardato in particolare i paesi dai quali provengono in gran parte le persone che come sbocco occupazionale hanno l’attività di assistenza e sostegno alle famiglie. Circa un terzo dell’aumento del contingente straniero nel corso del 2009, infatti, è dovuto proprio dalla crescita della rappresentatività di cittadinanze di paesi Europei (la Romania, in particolare, ma anche Moldavia, Ucraina, Polonia) e dalle Filippine. Realtà dalle quali provengono gran parte delle cosiddette badanti e dei collaboratori familiari.
Con i dati aggiornati al 1 gennaio 2010, l’Osservatorio statistico della Provincia di Modena ha approfondito l’analisi per cittadinanza della popolazione straniera con il contingente europeo (32.262 persone) che ormai ha raggiunto quello africano (33 mila residenti), con un’incidenza sul complesso degli stranieri residenti che sfiora il 40 per cento.
I marocchini al 1 gennaio 2010, comunque, rappresentano ancora di gran lunga la comunità più numerosa in provincia di Modena con oltre 17 mila residenti, seguiti dai rumeni (7.985 mila) e dagli albanesi (7.781 residenti). Al quarto posto i tunisini (5.660), poi i ghanesi (5.259) e i cinesi (4.414), quindi i cittadini dall’Ucraina (3.540) e dalla Moldavia (3.534), seguiti dai pakistani (3.079) e al decimo posto dai filippini (2.750), mentre i turchi sono 2.575, gli indiani 2.467, i polacchi 2.348, i nigeriani 1.859 e al 15° posto ci sono i cittadini dello Sri Lanka (1.484).
I cittadini stranieri delle comunità più numerose sono ovviamente più presenti nei centri maggiori, ma si distribuiscono con omogeneità sul territorio, a eccezione della comunità pachistana e di quella cinese, che presentano una particolare concentrazione rispettivamente nell’area di Carpi e nella bassa modenese.