Via libera all’accordo per lo spostamento del tracciato del nuovo elettrodotto 380 kV ‘Colunga – Calenzano’, tra Emilia-Romagna e Toscana. L’ok è arrivato al termine di una conferenza tra le Regioni Toscana ed Emilia Romagna ed i Comuni montani dei due versanti interessati dal passaggio dell’infrastruttura elettrica. Durante la riunione è stato fatto anche il punto sul lavoro tecnico svolto in questi mesi, con Terna (operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica, principale proprietario della Rete di Trasmissione Nazionale di energia elettrica con oltre 62 mila km di linee in Alta tensione su tutto il territorio italiano) per il cambiamento del tracciato.

«Possiamo dire – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive dell’Emilia-Romagna Gian Carlo Muzzarelli – che con le modifiche assunte, in raccordo con le autonomie locali della vallata, che l’infrastruttura può essere realizzata visto che tutti riconoscono l’importanza del progetto, che rappresenta un collegamento energetico strategico. Progetto che deve aumentare la qualità delle Reti energetiche e realizzato “senza penalizzare la qualità della vita dei cittadini”.  Proprio per questa consapevolezza è emersa subito la preoccupazione di rendere cantierabile l’opera, anche alla luce dei rilevanti vantaggi che il progetto comporta sul versante toscano in particolare nel Comune di Calenzano».

Inoltre, l’assessore regionale ha apprezzato e ringraziato «la Regione Toscana e i Comuni toscani, in particolare Calenzano, per aver capito le problematicità sollevate dai Comuni emiliano-romagnoli (Loiano, San Lazzaro, Castenaso, Ozzano, Monghidoro e San Benedetto) anche in rispetto a questa loro disponibilità, importante per stringere i tempi dei lavori».

Già nel primo incontro del tavolo tecnico, voluto dalla Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente, Terna, seguendo le indicazioni fornite dai Comuni, ha elaborato una valutazione ambientale delle alternative di tracciato, che ha evidenziato pregi e i difetti delle varie rispetto alle interferenza con le abitazioni, l’impatto sul paesaggio, l’impatto sui siti tutelati di interesse comunitario, ed ha portato ad individuare un nuovo tracciato dell’elettrodotto 380 kV, al cui fianco sarà spostato anche l’esistente elettrodotto 132 kV (consentendo così lo smantellamento dei due elettrodotti esistenti a 132 kV, che interferiscono con numerosi centri abitati), di minore impatto complessivo e che trova l’assenso degli enti locali interessati. «Con oggi abbiamo fatto – ha concluso Muzzarelli – un passo in avanti verso una nuova responsabilità pubblica, per assicurare equilibrio economico e sociale nelle nostre comunità nel rispetto dell’ambiente».