“Sono molto preoccupata per la sorte di Faith Aiworo, non si hanno più sue notizie dal momento del rimpatrio in Nigeria, dove ora rischia l’impiccagione”. Gabriella Montera assessore provinciale alle Pari Opportunità ha così commentato la vicenda di Faith, 23 anni nigeriana, arrivata a Bologna nel 2007 dopo essere uscita su cauzione dal carcere del suo paese dove era detenuta per aver ucciso, nel difendersi da uno stupro, il suo violentatore. Nei giorni scorsi la giovane donna si era recata alla Questura di Bologna per denunciare un nuovo tentativo di violenza, in quell’occasione è stata trasferita al Centro di identificazione ed espulsione perché priva di regolare permesso di soggiorno e poi rimpatriata in Nigeria. La domanda di asilo politico, presentata nel frattempo dal suo legale, è stata considerata tardiva.
“Faith non sapeva che avrebbe potuto chiedere asilo sin dal suo arrivo per ciò che aveva subito nel suo paese – conclude Montera – ora rischia l’impiccagione solo per aver cercato di difendersi dalla violenza brutale. In un paese civile e moderno si dovrebbero soppesare i valori in gioco. La vita umana vale infinitamente più che l’applicazione cieca delle norme per la lotta alla clandestinità. Esprimo, pertanto, il mio pieno appoggio agli appelli lanciati dalle organizzazioni umanitarie per salvare la vita di Faith Aiworo”.
Foto: l’assessore Gabriella Montera