Si è tenuta oggi l’udienza di convalida dell’arresto di V.M., 73 anni, residente a Sassuolo, accusato di aver ucciso Franco Gatti, 61 anni, anche lui sassolese, e di aver gettato il corpo nel pozzo della sua casa di campagna, a S.Antonino di Casalgrande. L’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’avvocato difensore ha chiesto per il suo assistito gli arresti domiciliari. Il giudice si è riservato in merito alla convalida del fermo, l’uomo per ora resta in carcere. Disposta anche l’autopsia, la difesa ha nominato un suo perito.Amici da tempo, a scatenare il raptus omicida, dicono gli inquirenti, vecchie ruggini ma anche una grossa somma di denaro che la vittima doveva al suo presunto carnefice. Domenica sera l’auto che stava usando Gatti il giorno della sparizione (giovedì 29 luglio), è stata data alle fiamme in una via residenziale di Magreta, da qui la svolta alle indagini. Decisiva la testimonianza di un conoscente di V.M. al quale l’anziano si era rivolto giovedì sera chiedendogli un passaggio, proprio da Magreta. L’arma del delitto, probabilmente una pistola di piccolo calibro, non è ancora stata trovata.