Sono giorni di intenso lavoro a Maranello per tutta la Gestione Sportiva. Il mese di luglio si concluderà con due gare in due fine settimana consecutivi – Germania ed Ungheria – che saranno fondamentali per le sorti del campionato. Le due botte di Valencia e Silverstone si sono fatte sentire, soprattutto perché c’erano tutte le carte in regola per raccogliere tanti punti e rimanere agganciati alla vetta della classifica. Invece sono stati soltanto quattro i punti portati a casa, quelli frutto del settimo posto di Alonso a Valencia. Un vero peccato, perché la F10 è cresciuta sul piano della prestazione, come si è visto chiaramente su un tracciato come quello inglese dalle caratteristiche non certo favorevoli alla monoposto di Maranello.
“Inutile piangere”, aveva detto Montezemolo lunedì scorso invitando alla reazione e il suo richiamo è stato raccolto. Se possibile, lo sforzo è stato ulteriormente intensificato e anche i piloti hanno dato il loro contributo: entrambi sono stati impegnati una giornata ciascuno al simulatore per preparare l’appuntamento di Hockenheim e testare alcune soluzioni per il prosieguo della stagione. Alonso e Massa hanno partecipato anche a diverse riunioni con i tecnici per discutere non soltanto i piani di sviluppo della monoposto a breve termine ma anche per cominciare a conoscere quelle che saranno le caratteristiche della macchina 2011.
Un’ulteriore scossa è arrivata ieri sera da Stefano Domenicali nel corso della consueta riunione mensile con i vertici della GeS. Il team principal della Scuderia Ferrari Marlboro è stato molto netto: “Chi non crede nella possibilità di vincere il mondiale allora è meglio che faccia un altro mestiere. Qui nessuno molla la presa: ci sono ancora nove gare da disputare e tutto può succedere. Dovremo essere perfetti, cioè lavorare da Ferrari, e allora i risultati arriveranno.” Casomai ci fosse stato ancora bisogno di un segnale della volontà di reazione questo è arrivato. Forte e chiaro.