Dopo il successo dell’appuntamento degli Ori della terra reggiana a Bibbiano svoltosi martedì 1 e mercoledì 2 giugno con l’iniziativa dal titolo “Il Mercato delle terre di Matilde di Canossa” dedicata al Parmigiano-Reggiano e al prosciutto “matildico”, il calendario continua con altri interessanti eventi che mettono a sistema tutte le realtà attive sul territorio che si occupano delle tematiche legate alla gastronomia e ai prodotti tipici della nostra tavola. Per questa sesta edizione gli Ori, promossi e sostenuti dalla Biennale del Paesaggio insieme alla Camera di Commercio e agli Assessorati al Turismo e all’Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia, hanno rinnovato la grafica e l’immagine coordinata proponendo materiali promozionali più moderni e utili al cui interno ogni singola iniziativa è ben visibile ed è associata ai diversi prodotti tipici valorizzati.
Il secondo appuntamento della rassegna è tutto dedicato all’Erbazzone con la “Sagra dal Scarpasoun” che si svolgerà a Montecavolo di Quattro Castella sabato 5 e domenica 6 giugno. La sagra è organizzata dall’Associazione Cantone Primo, Croce Rossa Montecavolo e Nonna Lea nel centro di Montecavolo e il ricavato andrà in beneficenza G.R.A.D.E. Gruppo Amici dell’ematologia per la raccolta fondi per il nuovo polo onco-ematologico dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e alla Croce Rossa di Montecavolo. Durante la due giorni protagonista assoluto sarà l’Erbazzone che si potrà trovare in tutti i punti di ristoro: all’”Osteria” , al “Gnocco e Erbazzone”, al “Bar della Piazza” e nel nuovo punto “ErbaPiz”, in più saranno organizzati spettacoli e intrattenimenti vari. Sabato 5 giugno ci sarà l’orchestra “Storia di Romagna” e domenica 6 giugno al pomeriggio intrattenimento per i bambini con giochi antichi, clown, mani in pasta ai quali seguirà poi l’aperitivo con il gruppo “Bianco su Nero” e alla sera verrà proposto lo spettacolo del comico “Fabrizio Fontana da Zelig”.
L’erbazzone è una tipica specialità gastronomica reggiana. In dialetto viene chiamato scarpazoun, o scarpazzone italianizzato, perché, nella sua preparazione, le umili famiglie contadine usavano anche il fusto bianco, cioè la scarpa, della bietola. Lo scarpazzone è quindi “di stagione” da fine giugno ai Santi, il periodo di crescita delle bietole. L’erbazzone in pratica è una torta salata composta da un fondo di pasta (detta fuiada), ripieno per due centimetri con un impasto di bietole lesse (a volte unite con spinaci lessi), uovo, scalogno, cipolla, aglio e tanto Parmigiano-Reggiano. Viene poi richiuso con un altro strato di pasta cosparso di lardelli o pezzetti di pancetta e punzecchiato con la forchetta. Si cuoce in forno. La cottura tradizionale si fa nel forno a legna sopra ad un sol (in dialetto reggiano significa sole) che è uno stampo rotondo, in rame, con tre piedi e manico in metallo, è incernierato in centro per poterlo ruotare tranquillamente in base alla temperatura. Di varie dimensioni può superare i 60cm di diametro. Quando si costruiva un forno nuovo la bocca veniva dimensionata in base al sol di casa. Variazioni recenti prevedono l’uso della pasta sfoglia o la ricotta vaccina nell’impasto. Derivano dall’erbazzone le chizze salate, diffuse nel reggiano, e gli erbazzoncini. Le prime sono dei quadretti di pasta sfoglia cotta al forno con il medesimo ripieno dell’erbazzone, i secondi sono delle piccole losanghe di pasta, ripiene con lo stesso impasto dell’erbazzone e fritte nello strutto, molto simili allo gnocco fritto. Ne esiste una versione chiamata Erbazzone Montanaro che si cucina nella zona di Castelnovo ne’ Monti-Carpineti dove all’impasto viene aggiunto il riso. L’erbazzone montanaro non viene ricoperto in superficie. Questo prodotto di pianura arriva in montagna portato dall'”esercito” di mondine che dall’appennino si spostano nella “bassa” da marzo ad ottobre a liberare le risaie dall’erbacce. Per ogni giorno di lavoro ricevevano un kg di riso.
I Comuni che partecipano a questa sesta edizione degli Ori reggiani sono 21: Albinea, Bagnolo in Piano, Bibbiano, Campagnola Emilia, Carpineti, Casalgrande, Castelnovo ne’ Monti, Correggio, Fabbrico, Gualtieri, Guastalla, Novellara, Quattro Castella, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo, Rubiera, San Martino in Rio, Scandiano, Toano e Viano e propongono un calendario di iniziative da inizio giugno a metà dicembre.
Il prossimo appuntamento calendarizzato nel mese di giugno è ad Albinea e si svolgerà dal 10 al 13 in piazza Cavicchioni, in piazzale Lavezza e in via Caduti della Libertà dal titolo “40a Sagra del lambrusco e degli spiriti divini”.
Tutte le informazioni si possono trovare sul sito della Biennale del Paesaggio.