Si è svolto mercoledì 21 aprile, un incontro del Tavolo di Salvaguardia relativo al Gruppo Delta – noto gruppo bancario in amministrazione straordinaria dalla fine di maggio 2009. All’incontro, presieduto dall’assessore alle Attività Produttive della Provincia di Bologna Graziano Prantoni, erano presenti un funzionario del Comune di Bologna e per le organizzazioni sindacali: Danilo Gruppi (Camera del Lavoro di Bologna), Claudio Busi (Fisac/Cigl Bologna), Luca Dapporto (Fisac/Cigl Emilia-Romagna), Luca Loconte (Rappresentante sindacale Aziendale Delta Bologna), Fabrizio Ungarelli (Cisl Bologna), Marco Amadori (Fiba/Cisl Emilia-Romagna), Annarita Guidi (Uilca/Uil Bologna) e Michele Casagrandi (Rappresentante sindacale Aziendale Fabi/Bologna).
Il Gruppo Delta, 25 società con 850 dipendenti di cui 450 nella regione Emilia-Romagna e 300 in provincia di Bologna, ha avviato alla fine di marzo una consultazione relativa all’avvio della procedura di mobilità con un esubero di 545 unità.
La grave situazione dei lavoratori del Gruppo Delta è conseguenza di un’inchiesta su reati di riciclaggio, disposta dalla procura di Forlì, dalla quale è emerso che la Cassa di Risparmio di San Marino esercitava un controllo occulto su un gruppo bancario italiano (il Gruppo Delta), controllo che ha comportato il commissariamento del gruppo da parte della Banca d’Italia nel maggio 2009.
La situazione è molto complicata per il gruppo e per i lavoratori sul fronte degli ammortizzatori sociali attivabili. Infatti il settore bancario è escluso dalla legge per il ricorso agli ammortizzatori sociali ordinari, ma può usufruire di un Fondo di solidarietà per i lavoratori del credito, previsto dal contratto, che comporta la possibilità del prepensionamento per i lavoratori entro i 5 anni dalla pensione.
Fino ad oggi il settore ha sempre utilizzato questo ammortizzatore sociale, ma questa crisi ha recentemente portato alla definizione di un ulteriore strumento di supporto (sancito con l’accordo del 16 dicembre 2009 fra ABI e Organizzazioni Sindacali) che prevede, dopo una consultazione sindacale,l’attivazione del Fondo di solidarietà della durata di 12 mesi rinnovabile per altri 12.
Ad oggi però purtroppo questo testo non è ancora operativo perché è stato firmato dal Ministro del Lavoro Sacconi ma, incomprensibilmente, non ancora dal Ministro Tremonti considerato che il Fondo è sostanzialmente a carico delle banche e dei lavoratori.
Il Tavolo si è concluso con l’intenzione di scrivere congiuntamente una lettera al Ministro Tremonti sottoponendogli la delicatezza della situazione e con la volontà condivisa da tutti gli attori di incontrarsi tra una decina di giorni allargando il tavolo anche ai commissari con l’obiettivo di individuare misure alternative ai licenziamenti.
Il Consiglio provinciale il 15 febbraio scorso aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno sulla grave situazione che si prospetta per i lavoratori del Gruppo Delta, chiedendo la salvaguardia di tutte le posizioni lavorative attive sul territorio.