Promo ha cambiato compagine sociale e quote societarie e ora cambia anche lo statuto per adeguarlo alla nuova composizione degli organi. Le modifiche sono state approvate nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale di Modena con il voto di Pd e Italia dei valori, astenuti Pdl, Lega e Udc.
Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore alle Politiche per l’economia Palma Costi sottolineando come si tratti di una conseguenza della decisione di cedere alla Camera di commercio il 90 per cento delle quote nella società di promozione dell’economia modenese, con l’uscita di tutti i soci privati e il mantenimento da parte di Provincia e Comune di Modena di un 5 per cento a testa.
Nel consiglio di amministrazione della nuova Promo siederanno sette componenti (prima si poteva arrivare a 11) per i quali non è prevista indennità: cinque sono nominati dalla Camera, uno dalla Comune e uno dalla Provincia. All’interno dei sette viene eletto il presidente. Cambiano anche i criteri per la validità delle sedute e delle decisioni.
I tre componenti del collegio sindacale sono designati dai tre enti, alla Camera di commercio spetta quello che assume la carica di presidente. Dei due supplenti, uno è indicato dalla Camera di commercio, l’altro congiuntamente da Provincia e Comune.
Sia Fabio Vicenzi (Udc) che Dante Mazzi (Pdl) hanno ricordato che la modifica dello statuto è un semplice adeguamento tecnico alle decisioni già assunte nei mesi scorsi sulle quali tutte le opposizioni si erano astenute. Il capogruppo del Pdl ha aggiunto una sottolineatura per «l’atto di cortesia della Camera di commercio che riconosce a Provincia e Comune una presenza nel cda e nel collegio sindacale ben superiore alla quota societaria».