“Stupore e denuncia – scrive Fiom/Cgil Modena – per la decisione della direzione Maserati di “aggirare” l’ordinanza d’urgenza emessa dal collegio di giudici del Lavoro di Modena (del 16.3.2010 pubblicata il 23.3.2010) sul reintegro del delegato Fiom Eugenio Scognamiglio in via cautelare, in attesa della sentenza di merito sul licenziamento per i fatti del dicembre 2008”.
“La Maserati – afferma Fiom/Cgil Modena – ha infatti deciso di non rispettare l’ordinanza, reintegrando economicamente ma non di fatto il lavoratore, ovvero riconoscendogli lo stipendio ma non consentendogli di ritornare al proprio posto di lavoro. Si tratta – scrive il sindacato – di una grave inadempienza così come grave e inaccettabile è la stessa motivazione: si impedisce al lavoratore di rientrare per “ragioni evidenti di sicurezza”. La Fiom/Cgil considera infondata oltre che diffamatoria tale affermazione e si riserva ulteriori azioni legali”.
“E’ possibile che la Maserati rifiuti un’ordinanza del Tribunale di Modena? Il diritto dei lavoratori può essere così palesemente calpestato? Il diritto del lavoro e ancor più lo Stato di diritto sono ancora validi? Su quali basi giuridiche la Maserati si rifiuta di ottemperare ad un ordinanza del Tribunale di Modena?” – continua il Sindacato -.
“E’ un atto di arroganza anche la pretesa di Maserati di riavere restituite le mensilità erogate da qui alla sentenza, se al termine della causa di merito il licenziamento fosse considerato legittimo! Se di fronte ad un’ordinanza o ad un giudizio diventa prassi quella di “aggirarli”, dovrebbero fare altrettanto anche i lavoratori? La Fiom/Cgil pensa di NO, i lavoratori e il sindacato rispettano le sentenze e ricorreranno caso mai ai livelli di giudizio superiori per far valere le proprie ragioni.
La Fiom/Cgil – conclude il sindacato modenese – metterà in campo tutte le azioni legali necessarie per far sì che Scognamiglio rientri nel suo posto di lavoro”.