“In affitto un tuo diritto. Abitare contro l’esclusione: diritti, costi, qualità urbana” è il titolo scelto per il 10° congresso del sindacato inquilini Sunia di Modena che si svolge oggi pomeriggio lunedì 15 marzo presso il salone Corassori della Cgil di Modena (piazza Cittadella 36).
Circa centoventi i delegati che partecipano al congresso in rappresentanza di 3.967 iscritti (31.12.2009). Un dato quello sul tesseramento in costante crescita dal 2006, a conferma dell’importante servizio di tutela svolto dal Sunia sia per gli inquilini in affitto nell’edilizia privata che in quella pubblica.
Il congresso si apre alle ore 14 con l’accredito di delegati e invitati, alle ore 14.30 relazione introduttiva del segretario uscente Antonietta Mencarelli e a seguire alle ore 15.15 l’interessante tavola rotonda “In affitto, un tuo diritto”. Partecipano alla discussione Aldo Rossi della segreteria nazionale Sunia, Donato Pivanti segretario generale Cgil Modena, Egidio Pagani assessore provinciale a Viabilità, Mobilità, Edilizia e Patrimonio, Francesca Maletti assessore Comune di Modena alle Politiche sociali, sanitarie e abitative, Luca Caselli sindaco di Sassuolo, Giovanni Guazzaloca presidente piccoli proprietari Asppi Modena. Modera il dibattito Eugenio Tangerini direttore dell’Informazione di Modena.
Il moderatore della tavola rotonda darà la parola anche ai presenti in sala facendo interagire il dibattito con gli invitati alla tavola rotonda. Al termine dei lavori, alle ore 18 aperitivo per tutti, alle 18.15 elezione dei delegati e dei nuovi organismi dirigenti. Chiusura dei lavori alle 18.30.
“Il Sunia di Modena – afferma il segretario in carica Antonietta Mencarelli – apre il suo 10° congresso con una tavola rotonda coinvolgendo interlocutori istituzionali e parti sociali della nostra provincia sul tema dell’affitto”.
Tanti i punti scottanti da trattare. Gli affitti sul libero mercato sono decisamente alti per redditi medi e medio bassi erosi dalla crisi (si pensi a lavoratori cassintegrati, disoccupati, precari), circa 650-700 euro mensili i canoni di affitto liberi, e circa 450-500 quelli concordati. Per questo molte famiglie hanno il forte bisogno di accedere all’edilizia pubblica in affitto a canone calmierato, “ma purtroppo non ci sono ancora risposte in tal senso” aggiunge Mencarelli. A fronte di 6.101 famiglie assegnatarie di alloggio pubblico (canone medio 153 euro/mese), il Sunia prevede che la lista d’attesa nelle graduatorie 2010 si attesterà a circa 6.000 famiglie. Altre 350 famiglie usufruiscono di alloggi a canone concordato tramite l’“Agenzia Casa” dei Comuni. “Per soddisfare la cosiddetta “fascia grigia” (non così povera per accedere all’Erp, ma neanche al libero mercato) occorre creare da parte dei Comuni una nuova risposta di residenza pubblica per l’affitto permanente a canone sostenibile” spiega ancora Mencarelli. Occorre però che anche il Governo attivi un finanziamento strutturale dal bilancio dello Stato per attuare un vero piano nazionale dell’edilizia pubblica che ci porti ad avere un patrimonio simile a quello degli altri paesi europei (oggi il nostro Erp è pari al 4,7% sul totale degli alloggi in affitto, contro il 21% dell’Inghilterra, il 17, 5% della Francia e il 6,5% della Germania). Il Sunia chiede anche a gran forza un ammortizzatore sociale per l’affitto, ovvero lo stanziamento, in tempi di crisi, di risorse straordinarie per misure finalizzate alla prevenzione degli sfratti e per aiutare le famiglie in difficoltà. In tempi di crisi come questi, gli sfratti per morosità sono in aumento: nel 2007 su 934 sfratti emessi 847 sono stati per morosità, nel 2008 su 938 sfratti 871 sono stati per morosità, al 30.9.2009 su 1.258 sfratti 1.193 per morosità (dati Tribunale di Modena). “Temiamo- spiega Mencarelli – che quando arriveranno i dati aggiornati al 31.12.2009 del Tribunale gli sfratti si aggireranno sui 1.600 circa”.
Il Sunia insieme agli altri sindacati inquilini ha recentemente sottoposto alla provincia di Modena e ai Sindaci di tutti i Comuni la loro proposta di “sospensione degli sfratti per 12 mesi”, per poter traghettare fuori dalla crisi economica le famiglie in difficoltà (che spesso si trovano in situazione di morosità incolpevole) applicando la stessa logica verso chi ha il mutuo da pagare. Oggi l’unico aiuto arriva dal Fondo sociale per l’affitto, che però è inadeguato sia per l’entità degli aiuti, in calo costante dal 2000 (oggi in media circa 500 euro, ormai una carità, non serve neppure a pagare una rata mensile), sia per scarsa tempestività e macchinosità nell’erogazione. Il Sunia chiede però che non si cancelli il Fondo, bensì che venga ulteriormente potenziato. Il Sunia non condivide la normativa del Governo che ha introdotto il requisito di almeno 5 anni di residenza in Regione e 10 anni in Italia per poter accedere al contributo. Una misura che rischia di penalizzare i lavoratori immigrati regolari!
“C’è bisogno di rivedere tutte le normative che regolano l’affitto, sia quelle regionali che nazionali – spiega Mencarelli – poiché quelle attuali non sono più adeguate per rispondere ai bisogni dell’abitare in affitto. Vivere in affitto non può essere un diritto negato”.
***
Luigi Valerio (Candidato Federazione della Sinistra) sostiene le richieste del Sunia.
“Subito una moratoria degli sfratti! Nella attuale situazione, con 30.000 cassintegrati in provincia e ricadute sul mondo del lavoro a volte non facilmente quantizzabili, la casa deve restare un diritto! Ma non basta – aggiunge Valerio – nella prossima Assemblea Regionale bisognerà lavorare concretamente per il rilancio della edilizia popolare. E’ scandaloso che per esempio a Modena il patrimonio ERP ammonti a circa il 2,5 % del totale, abbondantemente al di sotto della media italiana, che pure è inferiore di 3-4 volte a quella dei Paesi europei di pari calibro!”.