“Nel caso dei lavori per la realizzazione del collettore di Levante, la giunta Pighi sta dando nuovamente prova di totale incapacità ed inadeguatezza. Sul fronte degli indennizzi, sul fronte dell’organizzazione e della tempistica dei lavori, così come sul fronte della viabilità. Il problema non sono i cantieri ma come si programmano e come si prevedono e si gestiscono gli impatti che essi provocano”.
Così il Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà di Modena Andrea Leoni sui lavori in corso nell’area di via Don Minzoni e Gobetti.
“L’indennizzo da 1,85 euro al giorno è una beffa, alla quale Pini potrebbe in fretta porre rimedio eliminando alcuni dei tanti sprechi del bilancio comunale e dirottando da subito più soldi ai commercianti impattati. Una giunta che spende più di un milione di euro all’anno per politiche multietniche, che spende centinaia di migliaia di euro per i campi nomadi che punta ad introitare 9 milioni di euro dalle multe, non può dire di non avere soldi da dare a chi rischia di chiudere a causa dei lavori. Non può legittimare l’incredibile caos viario creato in zona. La partenza evitabile di un nuovo cantiere, senza chiudere il primo, è simbolo di una programmazione errata e dannosa ed ha già congestionato la rete viaria in zona Morane. Dov’è finita la costosa centrale di monitoraggio del traffico? Perché la Giunta Pighi non ha convocato ufficialmente e per tempo i commercianti per tempo per spiegare loro tempistica ed impatto dei lavori? Perché non ha previsto l’impatto devastante che questi avrebbero ricevuto? Che cosa intende fare per evitare il ripetersi dei danni irreparabili che hanno già costretto alla chiusura molte attività commerciali di via Don Minzoni? Improvvisare oggi riunioni e soluzioni pasticciate suona come l’ennesima beffa. Se la giunta di sinistra non prenderà provvedimenti seri e concreti molti commercianti non ce la faranno e alla fine dei lavori molte serrande non apriranno più. Evitare che questo accada è la nostra priorità”.