Proseguono le anteprime di Terre di vite, la manifestazione enologico – culturale di rilievo nazionale che approderà al Castello di Levizzano Rangone il 27 febbraio prossimo. Domenica 21 a Vignola saranno di scena i quattro produttori di Lambrusco che prenderanno parte alla manifestazione: Ca’ Berti, Fattoria il Moretto, Fiorini e Paltrinieri. Si tratta di quattro nomi di eccellenza del panorama enologico regionale, che hanno contribuito in maniera determinante alla rivalutazione del Lambrusco; al centro della serata due denominazioni – Grasparossa di Castelvetro e Sorbara – con le loro storie e le loro peculiarità, espresse in pieno nei vini di queste cantine accomunate dal rispetto del territorio, della tradizione e del vitigno. Sono vini che rappresentano una parte importante della storia di questa terra, che verranno presentati all’Osteria della luna nella loro veste di bene culturale ma anche in tutta la loro schiettezza e bevibilità, a dimostrare come il Lambrusco abbia potenzialità ancora in parte inespresse, sappia essere ben altro che un vino da largo consumo e di scarsa qualità ma sia anche capace di cambiare senza snaturarsi. Non a caso gli organizzatori di Terre di vite hanno deciso di presentare a Levizzano questi quattro produttori di Lambrusco al fianco di alcuni dei nomi più quotati della viticoltura italiana.

Ca’ Berti è un’azienda storica per la produzione di Lambrusco Grasparossa che ha sede sulle colline di Levizzano Rangone. Esisteva già nel 1860 e negli anni ha sempre lavorato per la valorizzazione del territorio e dei prodotti legati alla terra. Da non trascurare i 30 ettari di frutteti che convivono con il territorio vitato restituendo quel microclima e quella naturalità che va a vantaggio del terreno e che ritroviamo anche nella qualità delle uve rigorosamente raccolte a mano. L’ultima generazione della famiglia Vandelli mantiene intatta la tradizione con un occhio verso l’innovazione riuscendo così a valorizzare vitigni come il Malbo Gentile e la Malvasia dell’Emilia.

Fattoria il Moretto è una realtà piccola è solo nelle dimensioni, perchè la qualità del lambrusco Grasparossa doc che produce è davvero esemplare. Situata sulle colline di Castelvetro, nel cuore della denominazione, ha la caratteristica di vinificare i diversi cru di Grasparossa sempre in purezza. La coltivazione è biologica e anche se è nata nel 1971 ha già fatto molta strada verso la qualità e la ricerca di un Lambrusco Grasparossa semplicemente rappresentativo e rispettoso del territorio collinare modenese. Il propretario, Fausto Altariva, dice sempre: “Faccio un vino che prima di piacere agli altri, deve piacere a me!”. Come dargli torto?

Fiorini. Tre generazioni si sono susseguite, dal lontano 1919 ad oggi, lavorando sempre nel rispetto del territorio e della coltivazione dei vitigni lambrusco di Sorbara e Grasparossa. L’esperienza e la serietà sono confermate nei prodotti classici di Fiorini, senza per questo tralasciare l’innovazione e la continua ricerca sulla spumantizzazione del Sorbara metodo classico e sulla rifermentazione naturale in bottiglia. Fiorini affianca alla produzione del Lambrusco quella dell’aceto balsamico tradizionale di Modena, che conferma l’attaccamento e la passione per il territorio uniti al desiderio di voler tramandare le eccellenze e le tradizioni dei prodotti modenesi.

Paltrinieri. Il lambrusco di Sorbara trova nella zona del Cristo, una striscia di terra tra i fiumi Secchia e Panaro, la sua massima espressione. Lo sa bene Paltrinieri, che da generazioni coltiva 15 ettari di proprietà proprio in quella generosa terra dalla quale trae un Lambrusco di Sorbara in purezza che è la vera essenza del territorio. Il rispetto per l’ambiente attraverso la lotta integrata in vigna e la vinificazione manuale unita alla tradizione fanno dell’azienda Paltrinieri un punto di riferimento per chi vuole approfondire questo vitigno nel pieno della sua naturalità e piacevolezza.

Sede della degustazione, a ingresso libero, sarà l’Osteria della luna di Piazza Boncompagni 3 a Vignola.