L’assessore alle attività produttive Duccio Campagnoli ha inviato una lettera al ministro del lavoro per annunciare il non rispetto da parte di Emilceramica dell’accordo firmato ad aprile dello scorso anno.
L’azienda aveva aperto una procedura per licenziare 110 lavoratori, poi rientrata dopo un’aspra vertenza sindacale e l’intervento della Regione che aveva portato ad un accordo che prevedeva l’intervento della cassa integrazione straordinaria per due anni e l’impegno di Emilceramica ad attivare gli investimenti necessari.
Ma dopo oltre sette mesi di silenzio “il 17 dicembre 2009 (ricevuta il 23 dicembre) – si legge nella lettera inviata al ministro – la società Emilceramica ha inoltrato alla Regione e alle Organizzazioni sindacali una richiesta di esame congiunto (ai sensi del DPR 218/00) per valutare il ricorso alla Cigs con un’altra causale, quella della crisi aziendale secondo la legge 223/91 con una sospensione dei lavoratori dal 20/4/2009 al 19/4/2010 che risulta essere un periodo già oggetto di accordo, con relativa regolamentazione”.
“La società Emilceramica manifesta pertanto un comportamento elusivo della normativa di legge nei confronti della Regione”, oltre che dell’accordo sindacale. L’azienda, quindi, non ha dato luogo agli impegni presi, muovendosi invece per annullare il precedente accordo e trasformare la causale di ricorso alla Cassa integrazione straordinaria da “ristrutturazione” per 24 mesi a “crisi” per 12, rendendo “evidente – si legge ancora nella lettera a Sacconi – a questa Regione che si sono configurate dichiarazioni della società Emilceramica non corrispondenti e difformi da quanto sottoscritto negli accordi firmati in Regione nell’ambito dell’esame congiunto previsto”.
L’assessore Campagnoli ha anche presieduto un incontro tra le Organizzazioni sindacali e la società Emilceramica lo scorso 20 gennaio, nel quale la Regione ha confermato alle parti la necessità di acquisire tutti gli elementi per accertare quanto si è verificato, richiedendo in ogni caso il mantenimento degli impegni già sottoscritti da Emilceramica nel citato accordo del 3 aprile 2009.
La lettera si conclude con una richiesta di incontro al Ministero da tenersi congiuntamente con l’impresa e le Organizzazioni sindacali per un chiarimento complessivo. In assenza della chiarezza richiesta da parte della Regione, non si potrà ovviamente dar luogo alla nuova istanza presentata da Emilceramica.