Ha inaugurato oggi a Palazzo Santa Margherita “Arte in città/1. sei artisti e un progetto per Modena”. La mostra dà voce a un progetto, Arte in città, voluto dall’Amministrazione Comunale di Modena, firmato da Walter Guadagnini con la collaborazione di Emilio Mazzoli.
La mostra, realizzata dalla Galleria e dall’Assessorato alla Cultura, si avvale del contributo del Settore Trasformazione Urbana e Qualità Edilizia del Comune di Modena, ed è il risultato di un lungo lavoro di ricognizione e approfondimento di una Commissione Culturale composta da: Marco Fontana, Walter Guadagnini, Giordana Trovabene, Sandro Vesce, Giovanni Villanti, Michele Zini.
Arte in città ha coinvolto, fino ad ora, tre artisti legati al territorio modenese, Carlo Cremaschi, Franco Vaccari, Wainer Vaccari, e tre artisti attivi sulla scena italiana, Giovanni Anselmo, Arnaldo Pomodoro e Mimmo Paladino, chiamati a formulare una proposta, in vista della realizzazione e della sistemazione delle loro opere in luoghi diversamente nevralgici della città.
I nomi individuati coprono un arco espressivo e cronologico estremamente vario e complesso, non riducibile a una tendenza o una generazione; allo stesso tempo, i sei artisti fungono da punto di avvio, e non di arrivo, per un progetto più ampio, che si vorrebbe continuasse nel tempo, per riportare la città a farsi committente non solo di edifici, piazze, strade ma anche della loro prospettiva estetica e simbolica.
Di Giovanni Anselmo, Mimmo Paladino e Arnaldo Pomodoro, che hanno aderito al progetto, vengono presentate in mostra alcune immagini relative ad interventi già realizzati in luoghi pubblici, in modo da mostrare al pubblico modenese le linee guida della loro poetica.
I tre artisti italiani, rappresentano tre stagioni dell’arte contemporanea, e tre modi diversi di intendere la scultura e il suo linguaggio.
Arnaldo Pomodoro, ha mosso i suoi primi passi nel momento di massima affermazione delle poetiche dell’informale, e ai suoi principi è rimasto fedele. Nel 2002 ha esposto, in una grande mostra antologica nei giardini del Palais Royal di Parigi, circa 40 opere di grande dimensione, datate dal 1962 al 2000, selezionate dallo stesso artista come pertinenti al luogo.
L’Hortus Conclusus di Mimmo Paladino, esponente di primo piano della Transavanguardia, è un insieme di sculture collocate nel 1992 all’interno dell’antico orto dell’ex convento dei padri domenicani di Benevento, allora in fase di restauro e oggi destinato a sede universitaria.
Giovanni Anselmo è uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta “Arte Povera”. Le immagini presenti in mostra si riferiscono a due installazioni del 1984, realizzate una alla Mole Antonelliana di Torino, l’altra al Castello di Rivoli.