La lunga querelle giudiziaria che ha opposto la vecchia alla nuova dirigenza dell’Aci di Bologna si è conclusa, dopo le dimissioni in massa del Cda dell’Aci, anche con quelle del vertice della Sagis, la
società di gestione dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola da sempre espressione del management del club bolognese.
”Il Consiglio di Amministrazione di Sagis Spa e il Collegio Sindacale della società, preso atto dell’ordinanza del Consiglio di Stato del 18/2/2004, con effetto immediato rassegnano le proprie dimissioni”, recita la brevissima nota diffusa al termine di una riunione di quattro ore. Di più la
Sagis non spiega, ma la vicenda è legata alla pronuncia del Consiglio di Stato che sta per diventare esecutiva. La sentenza impone al prefetto il ”commissariamento ad acta” dell’Aci di
Bologna.
In pratica ciò significa ripristinare nell’ente la situazione scaturita dalla votazione del 2000 nell’ente bolognese, che fu azzerata da una precedente pronuncia
giurisdizionale. E dunque comporta il ritorno al vertice del consiglio precedente, con l’avv. Jovi presidente e i consiglieri Bendinelli, Stefanelli, Galletti e Pasquali.
Una situazione del genere comporta conseguenze dirette sulla Sagis, che avrà evidentemente un nuovo management, espressione del nuovo Cda Aci e in linea con i progetti dell’avv. Federico
Bendinelli, che fu presidente della società di gestione fino a quando la magistratura dispose diversamente.