pdl“E’ inammissibile che un rappresentante delle istituzioni del Comune di Nonantola, nella fattispecie il Vice-Sindaco Annovi, si rivolga con offese nei contronti di un intervento delle minoranze. Chiediamo immediatamente pubbliche scuse da parte del Vice-Sindaco, quelle pubbliche scuse che sono mancate nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale”. Lo ha affermato il Capogruppo PdL-Lega Nord in Comune a Nonantola e Consigliere Provinciale del Popolo della Libertà, Ing.Matteo Malaguti.

“Durante il mio intervento sul punto della variazione del programma annuale degli investimenti di Nonaginta srl, la societa’ patrimoniale del Comune di Nonantola, il Vice-Sindaco Annovi a voce alta e “fuori campo” ha infatti commentato che ‘avevo detto cretinate’. Nel mio intervento stavo parlando in generale dei ritardi su tutte le opere pubbliche di Nonantola, dalla tangenziale che e’ in ritardo di 20 anni, dalle piste ciclabili, ecc, e quindi della scarsa fiducia che riponiamo nell’attuale giunta di saper gestire i progetti in quest’ambito. Subito dopo ho preso la parola e ho chiesto al Vice-Sindaco di scusarsi pubblicamente, o in alternativa ho detto che probabilmente avrei valutato gli aspetti legali della vicenda. Nonostante la mia richiesta ufficiale di scuse, nessuno dai banchi della Giunta o dalla maggioranza di centro sinistra si e’ alzato per fare dichiarazioni, e quindi si e’ passati oltre come se nulla fosse accaduto, nella piu’ totale indifferenza. Adesso attendiamo ufficialmente le pubbliche scuse da parte del Vice-Sindaco o della Giunta Comunale, quelle pubbliche scuse che sono mancate nel corso dell’ ultimo Consiglio Comunale e che sono dovute, al di la’ di ogni spiegazione personale sul merito di ogni intervento politico. Del resto anche la Cassazione ha da poco ribadito che esprimersi con educazione è un dovere, soprattutto nell’agone politico, e che quindi non è lecito ad esemprio chiamare “cretino” un avversario di partito, sostenendo che si tratti solamente di esercizio del diritto di critica. I giudici stessi della Cassazione hanno ribadito che “la tesi sull’esistenza nella nostra democrazia di una superiore area (il confronto politico) in cui si sarebbe sedimentata – grazie ad un lessico fatto di ingiurie reciproche – una sorta di desensibilizzazione ai termini offensivi che perderebbero così rilevanza penale” si collega ad una “concezione degradante della gestione dei pubblici poteri in cui i rappresentanti della democrazia potrebbero esprimere le proprie opinioni con strumenti vietati dalla legge, invocando un trattamento di favore” che è “un’inammissibile diseguaglianza dinanzi alla legge”.

(il Capogruppo Pdl-Lega Nord in Comune a Nonantola e Consigliere Provinciale del Popolo della Libertà, Ing.Matteo Malaguti)