Oggi è il “più caldo 30 novembre” mai registrato, almeno a Modena, da oltre 180 anni: i termometri dell’Osservatorio Geofisico di Piazza Roma segnano infatti una temperatura minima di 11.4°C e una massima (fino alle 10) 17.1°C: ben 10°C oltre la media e valori più tipici non dell’ultimo giorno dell’autunno meteorologico ma di metà ottobre o, per opposto, di fine aprile, in piena primavera.
Non sono invece questi record assoluti per l’ultima decade di novembre, ma resta il fatto che le correnti da sud africane, che precedono la perturbazione convogliata dalla depressione “Peter”, stanno ancora una volta determinando situazioni di particolare anomalia. Oltre al caldo infatti si aggiungono i venti impetuosi che soffiano in Appennino, con raffiche addirittura a 100-120 km/h nella zona di Sestola e della parte alta di Fanano. Vento abbastanza forte, 63 km/h, anche a Modena. Niente da fare invece per la neve: scarse le precipitazioni nelle nostre zone, a causa del fenomeno del “föhn Appenninico” e peraltro con quota di zero gradi a 2200 m, al limite dunque della quota della vetta del Monte Cimone; l’aria che affluisce su Modena infatti trae origine addirittura dalle zone subtropicali sahariane.
Previsioni territorio modenese e reggiano
Ora sta transitando la perturbazione, domani entrerà aria relativamente più fredda, giusto sufficiente a lasciare, solo oltre i 1400 m circa, una possibile modesta spruzzata di neve a fine fenomeni. La giornata di martedì sarà variabile quasi primaverile per le caratteristiche, con sole alternato a nuvole accompagnate da brevi piovaschi.
Bel tempo mercoledì con un relativo freddo al mattino, magari con una brinata, ma le temperature, pur calate, saranno superiori alla media specie di giorno quando si avvicineranno ai 10°C nelle nostre città emiliane.
Fra giovedì e venerdì è atteso un nuovo peggioramento, ad opera di una perturbazione atlantica, veloce e sempre accompagnata da aria in prevalenza mite: sarà da valutare il limite della neve, che potrebbe però, con un po’, è proprio il caso di dirlo, di fortuna, collocarsi a 1500 m circa.
L’inverno per ora non bussa affatto alle porte ed anche le pur abbondanti nevicate in corso sulle Alpi avvengono a quote relativamente alte per la stagione: e dire che 140 anni, per opposto, stava cominciando il severo inverno 1879/80: come oggi le temperature a Modena piombavano abbondantemente sotto zero e tutte le notti furono caratterizzate da gelo ininterrotto fino al successivo 12 febbraio 1880!
Fonte: Osservatorio Geofisico Modena