La variazione mensile dei prezzi (che misura gli aumenti o le diminuzioni rispetto al mese precedente) risulta pari a -0,3%. Stabile il tasso tendenziale (che rappresenta l’aumento dei prezzi rispetto al corrispondente mese dello scorso anno): +0,2%. Stabile anche il tasso medio (che risulta dalla sintesi relativa a 24 mesi e misura quindi l’inflazione più strutturale): +0,7%.
Questo mese il capitolo dell’alimentazione registra una variazione mensile di segno negativo pari al -0,2%. Il tasso tendenziale scende dal +0,5% di ottobre al +0,2% per il corrente mese. I cali maggiori hanno interessato la “Frutta” (-0,8%), le “Carni” e gli “Ortaggi” (entrambi al -0,4%). L’unico comparto che risulta in leggero aumento è quello di “Pane e cereali” (+0,1%).
E’ il capitolo dei servizi ricettivi a far segnare la diminuzione mensile più accentuata (-3%), dovuta soprattutto al calo del costo degli alberghi e degli altri servizi di alloggio.
Seguono, nella graduatoria delle riduzioni, il capitolo dell’istruzione (-0,7%), le comunicazioni (-0,5%) e i mobili, articoli e servizi per la casa (-0,1%).
E’ invece il capitolo dei trasporti a far segnare l’aumento mensile più elevato (+0,5%) dovuto soprattutto agli aumenti dei carburanti (+3,9% il tasso mensile della benzina e +4,5% quello del gasolio).
In aumento anche il capitolo degli altri beni e servizi (+0,4%), dove hanno inciso soprattutto il rincaro dell’oro, delle assicurazioni sui mezzi di trasporto, dei servizi finanziari e delle professioni liberali.