Il Consiglio comunale di Modena ha respinto l’ordine del giorno presentato dal consigliere della Lega Nord Mauro Manfredini “Il Comune di Modena effettui periodici controlli sulla residenza degli immigrati stranieri” con il voto contrario della maggioranza e favorevole di Lega e Pdl.
Manfredini ha presentato l’odg esponendo alcuni dati: “Ogni mese 13.800 immigrati ricevono dall’Inps un assegno sociale per un totale di 6.190.930 euro. In Emilia-Romagna i cittadini extracomunitari che percepiscono il sussidio sono 1.710. Dal primo gennaio al mese di settembre l’Inps ha subito truffe per 14 milioni e 130 mila euro”. Il consigliere ha posto la questione: “Visto che è frequente il caso di stranieri che, benché se ne tornino nel loro paese d’origine, o comunque vadano a vivere all’esterno, continuano ad incassare il suddetto sussidio, chiediamo che l’Amministrazione si attivi per intraprendere immediatamente le opportune iniziative, affinché gli organi amministrativi e di controllo competenti provvedano ad effettuare un censimento periodico dei cittadini extracomunitari residenti sul territorio comunale e ad impegnare l’ufficio anagrafe a comunicare tempestivamente e periodicamente all’Inps i risultati di tali controlli”.
Ad aprire il dibattito la consigliera del Pd Ingrid Caporioni: “Sono 1710 i cittadini extracomunitari che percepiscono sussidio in Emilia Romagna, mi chiedo a Modena città quanti mai potranno essere. Il consigliere considera i 6 milioni destinati dall’Inps agli immigrati come assegno sociale parte dei 14 milioni di truffe all’ente? Domenico De Fazio, funzionario dell’Inps, ci dice che le truffe a carico dell’ente sono tutt’altro che per l’erogazione del fondo sociale. I controlli sono in seno all’Inps”.
Adolfo Morandi del Pdl ha criticato l’intervento della consigliera del Pd: “Il Comune quindi non deve fare niente visto che i controlli spettano all’Inps? I numeri saranno probabilmente limitati, ma siccome è tutto bene identificabile e tramite l’anagrafe si dovrebbe fare agevolmente, questo controllo ci si può attivare. Non ci vedo nulla di male anzi credo sia utile”.
Il sindaco Giorgio Pighi ha affermato: “Il problema che viene posto in questo odg esiste come esistono tanti altri profili che riguardano la presenza di stranieri sul territorio nazionale, per i quali non ha senso che il Comune si muova in maniera unilaterale. Nel momento in cui ci dovesse essere una norma in questo senso noi non ci tireremo indietro”.
Per Michele Andreana del Pd “se il governo di cui Manfredini fa parte riterrà di dover procedere come consigliato da Manfredini nell’odg noi ci attiveremo per procedere in questo senso. In questi giorni si sta ragionando del processo breve, di cui i giuristi pensano che sarebbe una depenalizzazione del sistema giudiziario, quindi la minoranza pensi a questo”.
Maurizio Dori del Pd ha commentato: “Oggi gli agenti della Guardia di Finanza che potrebbero essere impiegati in questi controlli che la Lega propone non ci sarebbero. Spesso ci dimentichiamo dove veramente bisogna battere il chiodo. Criminalizzare sempre soggetti che molto spesso lavorano, quando ci sono altrettanti italiani che truffano è inopportuno”.
Manfredini ha affermato: “Non ritiro l’odg, perché lo ritengo un problema reale e diffuso. Il sindaco avrà l’occasione di vedere il ministro Maroni che farà il decreto e voi sarete costretti a realizzare quello che proponevo nell’odg. Ci sono decine e centinaia di persone che godono di assegni quando molti italiani non hanno accesso alla pensione perché gli mancano 1 o 2 anni di lavoro”.
Paolo Trande del Pd ha commentato: “Comprendo perfettamente la ragione di questa indicazione chirurgica di Manfredini sugli immigrati regolari. Se la stessa logica si applicasse anche su altre platee che godono di questo assegno sociale, ci sarebbe qualche problema politico in più. Lo stesso rigore dovrebbe esserci anche nei confronti di chi in vaste zone del sud di questo paese godono di pensioni fasulle, di assegni sociali farlocchi, ecc. Forse lì non si chiede un censimento periodico”.